Consegnati i lavori per la nuova autostazione a San Daniele.
Entro circa otto mesi, San Daniele del Friuli avrà la sua nuova autostazione. Ieri, 24 gennaio, sono infatti stati consegnati ufficialmente i lavori per la realizzazione dell’infrastruttura a servizio del Trasporto pubblico locale (Tpl) in piazza IV novembre.
“L’intervento previsto per la nuova autostazione è molto importante perché per favorire l’utilizzo di un mezzo alternativo all’auto privata, come è il trasporto pubblico locale, servono infrastrutture che ne consentano l’intermodalità – ha commentato l’assessore regionale Cristina Amirante, presente assieme al sindaco Pietro Valent -: avere quindi un luogo centrale nel comune di San Daniele, in prossimità di un polo scolastico secondario dove transitano fino a nove corriere contemporaneamente necessita di spazi adeguati e confortevoli dedicati per l’attesa dell’autobus, anche perché la popolazione anziana è tra i fruitori sistematici“.
L’opera che ha un quadro economico previsto di 1.120.000 euro, suddiviso in due lotti funzionali, è stata cofinanziata dalla Regione e da fondi europei e comunali. La durata dei lavori è prevista in 240 giorni.
“Il Comune è stato molto abile a intercettare fondi europei che sono andati a coprire soprattutto il secondo lotto, permettendo di andare a realizzare in un’unica soluzione l’intero intervento” ha spiegato Amirante, rendendo noto che il primo lotto ammonta a 776 mila euro finanziati per 581 mila euro dalla Regione, mentre il secondo ammonta a 553 mila euro coperti da fondi comunali e europei. L’infrastruttura, collocata in posizione centrale, permetterà di parcheggiare la propria auto e utilizzare il bus per una lunga percorrenza e fornirà una serie di vantaggi anche al turista.
“In generale – ha concluso Amirante -, stiamo registrando nel post pandemia un aumento dell’utilizzo di autobus e treni che nel passato, forse anche a causa di un territorio disperso e policentrico, aveva fatto fatica a decollare. Per questo abbiamo molti progetti che stiamo mettendo a terra e che riguardano infrastrutture per la mobilità del Tpl: questo anche per dare risposta alla crescente domanda del turismo lento e di chi utilizza le ciclovie regionali“.