Lenzuola sulla biblioteca “oscurate” dai drappi in rosa.
Una formula originale per mantenere alta l’attenzione sulle sorti della biblioteca Guarneriana di San Daniele. È quella messa in atto oggi dal Civico comitato Guarneriano, in concomitanza con l’arrivo del Giro d’Italia nel centro collinare.
“Nell’ultima settimana – spiega il sodalizio – qualche cittadino sandanielese aveva attaccato sui social il Civico Comitato Guarneriano, reo di rovinare il decoro della città (con le loro lenzuola di protesta, ndr) in un momento importante. Oggi, infatti, San Daniele è stata l’arrivo di una tappa del Giro d’Italia di ciclismo e quindi visibile nelle dirette e nei servizi di molte reti televisive e canali social, italiani e internazionali”.
“Siamo ancora lì – dice il sodalizio – alla protesta pacifica avviata a febbraio per ricordare che le sorti della Civica Biblioteca Guarneriana sono aperte e alcuni cittadini non demordono, desiderano risposte e impegni. La protesta non è stata mai interrotta perché è entrata in un procedimento contro gli stessi cittadini da parte dell’Amministrazione comunale, che ha deciso di multarli. Le lenzuola sono lì come «corpo del reato»”.
“Il procedimento è rimasto fermo perché il sindaco non ha assunto nessuna decisione, malgrado siano passati mesi dal suo avvio. Nel frattempo si sarebbe potuto risolvere tutto in modo pacifico nel rispetto del diritto di espressione, sancito dalla Costituzione, e non vincolato ad alcuna durata temporale”, precisano dal Comitato. E come hanno risposto dal Comitato a quei cittadini – in verità pochi – che sui social definivano «indecorose» e «sporche» le lenzuola? Ascoltandoli: questa mattina sono state sostituite con lenzuola fresche di bucato e rosa, un omaggio al Giro. Nessuna scritta sopra.
L’assenza di scritte fa pensare a un modo ormai diffuso a livello internazionale di denunciare la censura. Abbiamo approfondito. Qualcuno vuole imbavagliare il Comitato. Sulla sua pagina Facebook, stamane è apparso un post in cui è spiegato il gesto.
Ci sono in effetti riferimenti alla censura, allo scandalo che pare destare un lenzuolo sporcato dagli eventi atmosferici, che al contrario viene rivendicato solo come segno di perseveranza e coerenza. “Il Comitato dimostra di saper ascoltare chi voleva “pulizia”, ma senza rinunciare alla propria battaglia e senza scivolare negli insulti, che su Facebook volano facilmente e che non portano da nessuna parte”, conclude il Guarneriano.