Il caso tiene banco a San Daniele.
Multati perché “dissidenti” rispetto alle posizioni dell’amministrazione comunale. Questo è quanto successo a San Daniele, secondo la denuncia del Civico Comitato Guarneriano, gruppo spontaneo di cittadini sorto a difesa della locale biblioteca.
Prima dell’emergenza coronavirus – questa la ricostruzione del Comitato – molti sandanielesi avevano avviato una pacifica protesta appendendo lenzuola per chieder conto alla maggioranza del suo operato sull’ormai famoso piano di valorizzazione della Sezione Antica della Biblioteca e di tutto il centro storico – mai reso pubblico -, oltre che sul demansionamento da direttrice della dottoressa Elisa Nervi, nonostante gli ottimi e riconosciuti risultati di servizio. A un lungo silenzio, è seguita l’azione del sindaco Pietro Valent che ha deciso di iniziare a multare questi cittadini, applicando il Regolamento di Polizia Urbana del Comune che sanziona ogni situazione che sia “in evidente contrasto con il pubblico decoro”, compresa l’esposizione di “panni ed oggetti similari”.
Aurelia Barna, presidente del Civico Comitato Guarneriano, si dice stupita: “L’espressione “in evidente contrasto con il pubblico decoro” indica un giudizio discrezionale, non obiettivo. Un fatto, invece, è indubbio: viene leso il nostro diritto di manifestare la nostra opinione, sancito dall’articolo 21 della Costituzione, legalmente di livello superiore a un qualsiasi regolamento comunale”. L’articolo 21 della Costituzione, ricordiamo, recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
“Oltre per chi ha esposto striscioni a favore della Guarneriana – continua Barna – mi dispiace per i cittadini che hanno esposto striscioni con su scritto “Andrà tutto bene” riferito al Covid perché anch’essi, immagino, saranno multati a breve dall’amministrazione. Tutti assieme potremo opporci per salvaguardare il nostro diritto d’espressione. Oppure, se non scattassero queste ulteriori multe, saremmo legittimati a pensare che a San Daniele si punisce il pensiero quando diverge da quello dell’amministrazione in carica? Sarebbe molto, molto grave, se fosse così”. La vicenda sta creando scalpore nella località collinare.