San Daniele piange la scomparsa, a 85 anni, di Natalino Dall’Ava, fondatore dell’omonimo prosciuttificio
Se n’è andato, a 85 anni, Natalino Dall’Ava, fondatore del marchio Dok Dall’Ava che ha fatto conoscere il prosciutto di San Daniele nel mondo.
La sua avventura, che lo ha portato a diventare uno dei padri fondatori del San Daniele Dop, era iniziata nel 1955 a Sossano, nel Vicentino, in uno dei primi prosciuttifici industriali di quell’epoca. Da lì, a fine anni ’50, era poi stato sbarcato a San Daniele del Friuli per dirigere i lavori di costruzione e avviare il primo stabilimento di produzione industriale della zona, il King’s.
Nel 1964, il matrimonio con Paola Bernardinis, di Majano, con la quale decise di costruire la sua famiglia in Friuli. Negli anni successivi nascono i figli Carlo, Lucia e Sonia. Poi, nel 1969, un’altra scelta importante, quella di contribuire a dare vita al più grande prosciuttificio dell’epoca che, in breve tempo, divenne uno dei leader del mercato.
Natalino, però, sognava un’impresa tutta sua: ecco che, nel 1977, unendo le sue conoscenze all’innata capacità della moglie Paola, nacquero le prime Trote Dolce Fumo, il Dindo speck e il prosciutto di cinghiale. Da questi esperimenti, presero vita diverse aziende, destinate a diventare leader del mercato.
Ma il vero salto lo fece nel 1982, prendendo in affitto uno dei più vecchi prosciuttifici in centro a San Daniele dove fondò la Dok Dall’Ava, assieme al primogenito Carlo, allora 16enne, che decise di seguire il padre nell’impresa. Nel 1988 nasce la prima prosciutteria al mondo, seguita poi dal pastificio e dal centro cottura. Nel 2005, il passaggio di consegne al figlio Carlo, che aiutò a disegnare il nuovo prosciuttificio Dok Dall’Ava, uno stabilimento all’avanguardia.
La sua scomparsa ha destato profondo cordoglio nella comunità sandanielese e nel mondo dell’industria friulana. L’ultimo saluto sarà celebrato lunedì 26 agosto, alle 16, in duomo a San Daniele.