Maxi bolletta alla società di calcio, 50mila euro per il riscaldamento mai usato

La bolletta arrivata alla San Daniele Calcio.

Sospiro di sollievo per l‘Asd San Daniele Calcio al quale l’Hera, società che gestisce luce e gas, ha inviato una bolletta molto salata. In tutto infatti si parla di oltre 50.000 euro che secondo l’Hera sarebbero stati consumati durante il periodo di lockdown.

La vicenda.

“Appena è arrivata la bolletta ci siamo subito attivati, perché la cifra non era trascurabile”, afferma Guido Di Giorgio, presidente dell’Asd San Daniele Calcio. La somma presentata da Hera faceva riferimento ad una utenza che serve ad alimentare un piccolo stadio e nello specifico spogliatoi e alcuni uffici. Il consumo era spropositato visto che il periodo segnalato risaliva a quello del lockdown, quando non potevano sfruttare le stanze e non era stato necessario riscaldare gli impianti.

L’Asd di San Daniele ha cercato di risolvere la situazione in via bonaria direttamente con l’Hera. “Abbiamo parlato con dieci persone diverse, non avevamo interlocuzione – racconta Di Giorgio – ad un certo punto, però, non riuscendo a venirne a capo, ci siamo affidati a Federconsumatori”. L’associazione di San Daniele è riuscita così a far valere le sue ragioni: “Alla fine con Hera abbiamo risolto tutto e posso dire che ci hanno fatto consulenza per offerte migliori, quindi alla fine ne sono uscite anche cose positive“.

Federconsumatori.

“In questo caso ci siamo accorti che i numeri non quadravano perché, oltre al periodo di lockdown, se si guardavano i consumi degli anni precedenti erano molto diversi”, spiega Erica Cuccu, presidente di Federconsumatori Udine. Risultava quindi che la società di San Daniele aveva consumato di più anche rispetto a quando le attività si svolgevano normalmente. “Spesso i problemi non sono causati dall’ente che emette la fattura, ma da chi fa le letture – afferma la Cuccu – anche se la lamentela che mi sento di fare è che non c’è un minimo di attenzione da parte delle aziende per quello che inviano. Inoltre, sarebbe necessario che prestassero più attenzione alle risposte ai reclami”.