Il consigliere di San Daniele sorpreso a imbrattare i muri.
Non c’è pace per la comunità di San Daniele. Dopo le scritte apparse sui muri della cittadina collinare contro ebrei, donne, stampa ed esponenti del mondo della cultura, ora è il consigliere comunale della Lega Nord, Giovanni Candusso, ad essere stato “sorpreso” con le “dita nella vernice” direttamente dal sindaco Pietro Valent dove aveva imbrattato un muro con una scritta ingiuriosa probabilmente contro un quotidiano locale.
“Da quando il sindaco Valent è stato eletto – commentano i consiglieri comunali di San Daniele Bene Comune, Fabio Spitaleri e Paolo Menis, già sindaco della città del Friuli Collinare – la vita della comunità di San Daniele è avvelenata da scritte sui muri. Alcuni di questi atti sono stati anonimi, altri sono stati fatti ripetutamente in pubblico dal consigliere leghista Giovanni Candusso. Abbiamo assistito a votazioni in Consiglio comunale con il saluto romano, a interviste telefoniche inneggianti a Mussolini, a post sui social a sfondo antisemita, a dichiarazioni contro le donne – proseguono –. Negli ultimi tre anni l’immagine di San Daniele è stata danneggiata a livello nazionale. Ora il consigliere Candusso ha finalmente dato le dimissioni, dopo essere stato colto in flagrante imbrattamento del muro della Villa Municipale. Il sindaco Valent, che va a braccetto con Candusso nei gazebo della Lega e conduce orgogliosamente assieme le iniziative di questo partito, segua il suo esempio”.
Polemiche già al tempo delle magliette sul Centro Stupri.
“Non solo Valent ha candidato Candusso al Consiglio comunale ben conoscendo i suoi trascorsi di militante dell’estrema destra – concludono Spitaleri e Menis – ma sempre il sindaco si è rifiutato di prendere posizione contro Candusso e di chiederne pubblicamente le dimissioni, perché il suo voto faceva comodo per non perdere la maggioranza. Valent è politicamente responsabile dei danni all’immagine e alla serenità della nostra bella cittadina”.