“La potenza evocativa dei luoghi della Grande Guerra di cui Sagrado, con San Martino del Carso, il Monte San Michele, i sentieri e le trincee carsiche è testimonianza viva, va preservata come monito attuale contro tutte le guerre. La Regione apprezza quanto l’amministrazione comunale ha fatto finora per valorizzare questo patrimonio storico e paesaggistico mettendo in campo anche importanti collaborazioni con enti privati”. È quanto ha evidenziato il vicegovernatore con delega alla Cultura Mario Anzil al termine della visita che ha svolto stamattina a Sagrado, accompagnato dal sindaco del comune isontino Marco Vittori.
Anzil ha visitato il Museo multimediale del San Michele, un progetto inaugurato nel 2018, gestito in partnership con la Regione. L’area, inizialmente di proprietà dell’Agenzia del Demanio, è poi passata in gestione al dipartimento statale Onorcaduti e, successivamente alla sua completa ristrutturazione, è stata affidata al Comune mentre il museo è tenuto aperto da una cooperativa di servizi grazie anche ad un accordo con la Fondazione Carigo sostenitrice del progetto digitale.
“L’uso delle nuove tecnologie rende partecipe il visitatore e lo riporta attivamente all’indietro nel tempo. Tutta la parte del Museo all’aperto con trincee, cippi, le cime restaurate, le gallerie costituisce di per sè un percorso di grande fascino anche sotto il profilo pesaggistico”, ha rilevato Anzil. Il vicegovernatore ha svolto inoltre un sopralluogo al Castello Alimonda costruito nel 1880 come casa di cura. Divenuto sede della scuola primaria è stato completamente ristrutturato sotto l’aspetto strutturale dopo un incendio devastante che lo ha reso inutilizzabile.
“L’idea del Comune di farne una postazione di servizio per i cicloturisti che percorrono l’adiacente ciclovia è interessante, visto il crescente potenziale turistico della nostra regione in questo settore; un aspetto da considerare in vista di GO!2025 che potrebbe legarsi, per le ricadute culturali, alla progettualità che stiamo portando avanti per valorizzare i luoghi del poeta Giuseppe Ungaretti e i percorsi ungarettiani che qui trovano particolare enfasi”, ha concluso Anzil.