La pagella di Pasolini alle scuole di Sacile.
Dagli archivi della scuole Vittorino da Feltre di Sacile riemergono i registri scolastici di Pier Paolo Pasolini con i voti nelle varie materie e le sue pagelle. Si pensava fossero andati persi o distrutti, a trovarli, invece, tra le pile di scatoloni, è stato l’ex dirigente Claudio Morotti, ora in pensione, come riporta il Messaggero Veneto.
E la narrativa, che spesso vuole che geni e talentuosi andassero male nelle materie in cui poi si sono distinti, questa volta pare corretta: il grande intellettuale friulano, infatti, aveva ottimi giudizi in tutte le discipline mentre in italiano aveva quelle peggiori.
Pasolini, figlio di un militare, cambiò spesso scuola seguendo gli spostamenti del padre tra le varie caserme: Conegliano, Casarsa, Idria. A Sacile frequentò la terza e la quinta; bambino studioso, aveva ottenuto “lodevole” in religione, canto, disegno, bella scrittura, lettura espressiva e recitazione, aritmetica, geografia, lavoro manuale e nozioni varie, ma si era dovuto accontentare di un “buono” proprio in italiano. Eppure, pare che già al tempo avesse cominciato a cimentarsi con le sue prime poesie che scriveva su un quadernetto accompagnandole anche con disegni illustrativi.
Non solo: in quinta, fu rimandato proprio in italiano a causa del tema che scrisse per l’esame di ammissione al ginnasio e che non fu giudicato positivamente dagli insegnanti. Arrabbiato con i docenti, il padre lo portò a Udine perché sostenesse gli esami di riparazione, che poi Pasolini superò.