Raffica di furti a Sacile, ma gli autori sono sempre gli stessi
In una sola notte hanno compiuto tre furti in serie a Sacile, ma alla fine sono stati arrestati in flagranza di reato dai carabinieri della Stazione di Polcenigo.
Alle 2.15 della notte, infatti, la portineria dell’Ospedale ha segnalato al Nue112 che all’interno della sala d’aspetto erano presenti due persone che con un martello e uno scalpello stavano forzando i distributori automatici del caffè. La pattuglia è arrivata sul posto, ma i ladri si erano già dati alla fuga. È iniziata, quindi, una serrata attività di ricerca dei malfattori, individuati e bloccati a bordo di due biciclette lungo la Via Lacchin di Sacile mentre stavano svoltando verso la stazione ferroviaria, forse per prendere un treno verso Mestre.
Un 35enne italiano e un 31enne portoghese, entrambi residenti in Veneto e con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e violazioni in materia di stupefacenti, sono stati trovati in possesso delle monete asportate dal distributore automatico (per un totale di 37,50 euro) e del martello utilizzato per l’effrazione; lo scalpello era stato abbandonato ancora incastrato nella lamiera di uno dei due distributori e subito recuperato dai militari.
I due, tuttavia, non avevano commesso solo quel reato nella notte, visto che i carabinieri di Polcenigo hanno ricostruito altri due furti: nelle borse che avevano al seguito i due ragazzi sono infatti stati trovati vari generi alimentari tra cui bottiglie d’olio, vasetti di sottaceti, di tonno e di alici marinate che i due avevano asportato, prima del furto all’ospedale, dal negozio “Casa della Frutta” di Sacile, dove avevano anche portato via 120 euro dalla cassa, trovati nella tasca della giacca di uno dei due. All’esterno dell’esercizio è stato rinvenuto un piede di porco, utilizzato per forzare la porta d’ingresso.
Per quanto riguarda le due biciclette, infine, i due le avevano rubate vicino ad un’abitazione nella frazione Ronche di Sacile. La refurtiva è stata riconsegnata ai proprietari, mentre gli oggetti atti allo scasso sono stati posti sotto sequestro. Su disposizione del PM di turno presso la Procura di Pordenone, gli arrestati sono stati portati alla casa circondariale di Gorizia.