Tenta la “truffa dello specchietto” sotto gli occhi dei carabinieri: denunciato

Il 27enne ha tentato la truffa dello specchietto: denunciato.

I carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Sacile hanno deferito in stato di libertà alla Procura di Pordenone un ventisettenne, facente parte del gruppo nomade dei camminanti di Noto, per aver tentato la cosiddetta “truffa dello specchietto”.

I fatti sono accaduti nella mattinata di lunedì 3 marzo 2025, quando i militari di una pattuglia dell’Arma in servizio di controllo del territorio hanno notato un giovane che, a bordo di una Fiat Punto, colloquiava, attraverso i finestrini aperti, con un anziano, anch’egli a bordo di un’auto, nel centro di Sacile. Pochi attimi dopo il giovane ripartiva, ma la scena aveva insospettito i carabinieri, che decidevano di seguirlo.

Questi, giunto nella frazione di San Odorico, dopo aver incrociato una Mercedes classe A guidata anch’essa da un anziano, ha iniziato a suonare il clacson e azionare gli abbaglianti, facendo segno all’uomo di fermarsi. Poi, sotto gli occhi dei carabinieri, postisi – non visti – in un punto di osservazione appartato, il truffatore ha convinto il malcapitato, un 89enne di Sacile, a scendere dall’auto e gli ha mostrato lo specchietto danneggiato della propria auto, accusandolo di aver provocato il danno e proponendogli una soluzione “amichevole” del sinistro, mediante un pagamento in contanti.

L’anziano, a questo punto, ha estratto una banconota da 50 euro, che stava per consegnare al truffatore, quando i carabinieri sono intervenuti, interrompendo la truffa e bloccando il giovane, poi identificato in S.S. residente a Ragusa, già deferito altre volte per lo stesso reato in diverse città d’Italia.

A bordo della Fiat Punto, subito perquisita, sono stati trovati e posti sotto sequestro gli “attrezzi del mestiere” ovvero dei sassolini in pietra, solitamente utilizzati per colpire l’automobile della vittima, provocando un rumore che faccia credere ad un piccolo contatto tra gli specchietti, e dei gessetti in cera, utilizzati invece per lasciare, sulla carrozzeria dell’auto del malcapitato, un segno che possa sembrare un graffio o una crepa.

Il 27enne, a questo punto, è stato accompagnato in caserma e, al termine delle formalità di rito, denunciato in stato di libertà per tentata truffa aggravata.

I consigli dei carabinieri contro la truffa dello specchietto.

I carabinieri raccomandano di diffidare di chi lamenta di aver subito un danno all’autovettura e propone insistentemente di risolvere la questione mediante pagamento in contanti, senza compilare la constatazione amichevole o contattare la società assicurativa. In questo caso, meglio rimanere chiusi in macchina e contattare il 112, magari fotografando o annotandosi la targa della autovettura del truffatore.