Originario del Padovano, Matteo Sajeva aveva 78 anni e, fin da piccolo, era legato alla musica
Si è spento, a 78 anni, Matteo Sajeva, storico bombardino della Filarmonica di Sacile. La sua passione per la musica era nata fin da giovanissimo: originario del Padovano, aveva studiato in collegio, apprendendo a suonare prima la tromba e poi il flicorno baritono.
Negli Anni ’70 si era trasferito a Sacile, dove era subito entrato nella grande famiglia della Filarmonica, partecipando attivamente alle varie attività, dal coro all’organizzazione, anche come segretario. Pur non avendo frequentato il Conservatorio, era diventato uno degli strumentisti di punta. La sede di via Carducci, insomma, è stata per lui una seconda casa, fino a quando, qualche anno fa, era stato costretto a ritirarsi.
Il suo ricordo, però, non è affatto sbiadito e in tanti piangono per la scomparsa di un musicista rigoroso, ma anche affabile e generoso. Oltre alla Filarmonica, infatti, aveva collaborato con molte realtà bandistiche del Friuli Occidentale, compresa la Fanfara dei Bersaglieri in congedo di Pordenone e quella degli alpini Madonna delle Nevi.
Sajeva lascia i tre figli e ben nove nipoti, che seguiva con grande affetto e orgoglio.