La protesta alla Sagra dei Osei di Sacile.
Per la prima volta in 751 anni di storia, alla Sagra dei Osei di Sacile non ci saranno tradizionali concorsi canori degli uccelli, che rimarranno chiusi nelle loro gabbie. Gli allevatori, giunti da diverse regioni, hanno deciso di partecipare compatti alla protesta.
Gli allevatori, giunti da molte regioni d’Italia hanno dato vita a uno sciopero senza precedenti, rifiutando di aprire le gabbie dei loro campioni di canto. Il malcontento tra gli allevatori era cresciuto negli ultimi tempi a causa dei controlli sempre più rigidi e, a loro avviso, punitivi che hanno caratterizzato molte fiere ornitologiche. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la recente fiera di Annone Veneto, dove, appena una settimana fa, le forze dell’ordine avevano sequestrato decine di uccelli.
A spiegare il motivo della protesta anche un cartello: “Gli espositori, i giudici e i presidenti delle Fiere hanno deciso di non appendere gli osei per dare un segnale alla società perché non possiamo essere trattati sempre come dei criminali. E’ ora di cambiare”.