L’allarme dei carabinieri sull’abuso di alcol tra i minori.
Martedì 15 aprile, poco dopo le 20:00, i carabinieri della Stazione di Azzano Decimo sono intervenuti al “Parco della Dote” dopo una segnalazione al 112 per una presunta rissa tra giovani. All’arrivo dei militari, però, non c’erano liti in corso, ma un gruppo di una quindicina di adolescenti, molti dei quali in evidente stato di ebbrezza alcolica.
Due ragazzi, entrambi nati nel 2010, versavano in condizioni più gravi: uno era caduto a terra riportando un trauma cranico e una ferita al ginocchio, mentre l’altra era stata trovata riversa sull’erba, priva di conoscenza. Entrambi sono stati soccorsi dal personale del 118 e trasportati al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pordenone, dove sono rimasti in osservazione prima di essere riaffidati ai genitori.
Si tratta del terzo episodio simile registrato in provincia di Pordenone dall’inizio dell’anno. Il 5 aprile, a Maniago, due studentesse – una del 2011 e una del 2012 – erano state soccorse in stato di ebbrezza in strada. Il 7 marzo, a Spilimbergo, due minorenni avevano accusato malori dopo aver consumato alcol mescolato con bevande energetiche. Anche in quei casi era stato necessario il trasporto in ospedale. Sono in corso accertamenti per risalire all’origine dell’alcol consumato dai ragazzi e verificare eventuali responsabilità da parte di chi ha ceduto o venduto le bevande.
Il parere del medico dell’Arma: “Attenzione ai danni a lungo termine”
Sulla questione è intervenuto anche il Tenente Colonnello Gianandrea Fiorino, medico dei Carabinieri in servizio presso la Legione di Udine: “Nei ragazzi sotto i 16 anni, il fegato non è ancora in grado di metabolizzare correttamente l’alcol. Questo può causare effetti immediati come perdita di conoscenza e, nei casi più gravi, il coma etilico. A lungo termine, i rischi riguardano danni al fegato, al sistema nervoso e l’insorgenza di patologie croniche. È importante puntare sulla prevenzione, coinvolgendo famiglie, scuole e istituzioni.”
Il fenomeno del binge drinking
Sempre più diffuso tra gli adolescenti, anche in Italia, è il cosiddetto binge drinking – l’assunzione rapida e in grande quantità di alcolici per ottenere un effetto immediato. Una pratica pericolosa, spesso sottovalutata, che può avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale dei più giovani.