Gli uccelli erano stati esposti alla Sagra dei Osei.
Cinque cardellini, due fringuelli e una peppola sono stati affidati in custodia giudiziaria alla Lav, togliendoli dalle mani dell’imputato accusato di ricettazione, detenzione abusiva di uccelli particolarmente protetti e detenzione di fringillidi in numero superiore a cinque.
“In termini numerici si tratta di una piccola vittoria – dice Massimo Varutti, responsabile area animali selvatici della Lav -, che assume però un valore epocale perché per la prima volta siamo riusciti a ridare dignità e vita ad animali tenuti in cattività ed esposti alla sagra dei osei di Sacile, una fiera che da 750 anni ripropone l’esibizione di decine di migliaia di animali tenuti in gabbia per le loro doti canore o destinati alla vendita. Speriamo che questa prima vittoria rappresenti il primo passo verso la chiusura di ogni fiera basata su attrazioni anacronistiche”.
Gli uccellini affidati all’associazione fanno parte dei “28 sequestrati dai Carabinieri del Soarda alla sagra dei osei di Sacile – continua la Lav -, perché molti risultavano dotati di anelli identificativi alterati, mentre altri ne erano del tutto sprovvisti. Troppo spesso accade che gli animali coinvolti in casi giudiziari vengano lasciati in custodia al loro detentore, proprio come accaduto in questo caso nel quale la LAV si era subito attivata chiedendo che le fosse trasferita la custodia giudiziaria degli animali, garantendo le necessarie cure e mantenimento. Purtroppo le richieste sono state sempre rigettate, fino a quando, a marzo 2023 il Giudice ha accordato il trasferimento degli animali ancora in custodia presso l’imputato”.
Dei 28 uccelli inizialmente sequestrati dai Carabinieri, la Lav ne ha ricevuti solamente otto perché gli altri sono tutti fuggiti o morti. Ora gli animali sono affidati alle cure e alla riabilitazione degli operatori del Cras dell’Enpa di Trieste, con l’obiettivo di restituirli quanto prima alla natura e alla loro libertà.