Il Comune di Ruda ha dato il via libera ai lavori d’urgenza.
È corsa contro il tempo per salvare l’Amideria Chiozza di Ruda, il complesso industriale di origine ottocentesca attivo fino al 1986 nell’estrazione dell’amido, oggi rara testimonianza in Friuli Venezia Giulia della prima rivoluzione industriale e unica fabbrica di amido in Europa ancora in possesso del sistema produttivo originale.
Il Comune di Ruda ha dato infatti il via alla consegna dei lavori d’urgenza per la messa in sicurezza del complesso, finanziati dai fondi provenienti per la maggior parte dal ministero della cultura e dell’Unione territoriale intercomunale.
I lavori.
I lavori, della durata prevista di due mesi, saranno condotti dall’impresa Friulana Costruzioni e diretti da Politecnica, che si è aggiudicata la progettazione dell’intervento generale di ristrutturazione dell’Amideria. A seguito di approfondite valutazioni sul campo agirà sul grave dissesto di alcune strutture murarie e sulle falde di copertura parzialmente crollate e che richiedono in parte una tempestiva messa in sicurezza.
L’Amideria tra ieri e domani.
La messa in sicurezza si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse da tempo dal Comune di Ruda per l’Amideria Chiozza che puntano all’obiettivo di recuperare, valorizzare e rendere nuovamente fruibile un vero esempio di “Industrial heritage”, nell’ambito di un ampio progetto di rilancio territoriale del complesso industriale.
Il progetto complessivo di recupero del sito, costruito nel 1865 da Luigi Chiozza per la produzione di amido, si sta dunque delineando. Nel dettaglio, il programma degli interventi vede la progettazione e realizzazione di lavori per un valore di 1,8 milioni di euro, cui si sommano altri 4,8 milioni di euro destinati dal Cipe per la sistemazione di una parte da adibire a Museo del Patrimonio industriale interattivo e ulteriori 300 mila euro dalla Regione per la rivitalizzazione e riqualificazione dei centri urbani.