I bimbi tornavano a casa affamati: così è partita l’inchiesta per maltrattamenti all’asilo nido

Nel mirino dei carabinieri del Nas una struttura privata di Ronchi dei Legionari

E’ partita dalle segnalazioni di alcune mamme l’inchiesta per maltrattamenti ai bambini e frode a più enti pubblici convenzionati che ha portato all’arresto di una maestra, legale responsabile della cooperativa che gestisce un asilo nido privato di Ronchi dei Legionari.

I bimbi, a quanto si apprende, tornavano a casa ancora affamati. Da lì, nel mese di marzo, sono scattate le indagini dei carabinieri del Nas, il Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Udine, che hanno piazzato delle telecamere all’interno della struttura.

I video hanno confermato che ai piccoli utenti del nido non venivano date quantità di cibo adeguate. La maestra responsabile, pur raccogliendo regolarmente i pagamenti dei genitori, ordinava un numero di pasti inferiore, dividendoli poi in porzioni anche minuscole.

Oltre alla scarsità del cibo, le immagini hanno testimoniato i maltrattamenti ai danni dei bimbi, che venivano presi a parolacce e scossi dalla maestra. La misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Gorizia su richiesta della locale Procura della Repubblica, è stata eseguita il 19 luglio dai Nas. Le indagini ora proseguono per chiarire eventuali ulteriori profili di responsabilità nella gestione del nido.