La Fiera dei Santi e dei Morti a Rivignano Teor.
Tutto pronto a Rivignano Teor per l’annuale Fiera dei Santi, appuntamento radicato nella tradizione e sempre al passo coi tempi, che si terrà dal 31 ottobre al 3 novembre, con alcuni appuntamenti anticipatori. “Un evento che si rinnova da centinaia di anni – spiega il sindaco Fabrizio Mattiussi -, e alla cui buona riuscita lavorano tutte le associazioni del territorio. E’ una delle manifestazioni più importanti della regione, tanto che anche la Regione ci ha concesso un contributo per ampliare l’offerta. E’ una cosa molto bella perché viene riconosciuto il lavoro della nostra gente”.
Originata come mercato agricolo e del bestiame, che radunava i contadini di tutta la regione, la Fiera dei Santi ha una storia secolare: “Anche mio nonno, classe 1902, raccontava di questa fiera – racconta il primo cittadino -. Oggi, come allora, è un momento che celebra la cultura, l’identità e l’economia locale, con un occhio alla modernità e al coinvolgimento delle nuove generazioni”. La Fiera è promossa dal Comune con la Pro loco di Rivignano come fondamentale braccio operativo nell’organizzazione.
Novità e conferme
Uno dei fulcri dell’evento è sicuramente il Festival della Canzone Funebre, un unicum al mondo, la cui fama ha ormai travalicato i confini nazionali per attirare l’interesse e la curiosità di persone da ogni parte del mondo. L’evento è organizzato dal Comune di Rivignano Teor con il contributo della Friuli Venezia Giulia Turismo e Regione Friuli Venezia Giulia, patrocinato dall’Università degli Studi di Udine e realizzato in collaborazione con i Comuni di Pocenia, Varmo, Flaibano, la Pro Loco Rivignano e l’Associazione Musicisti Tre Venezie.
E proprio riguardo al festival (in programma il 2 novembre), è stata introdotta una novità: un ciclo di quattro conferenze sul territorio che esplorano il tema della morte attraverso l’arte, i conflitti e i mondi virtuali. “Si parte il 26 ottobre – spiega Mattiussi -, con la prima uscita dai confini comunali a Pocenia presso la sala consiliare con il primo incontro sulla “Filosofia del gaming: la morte per gioco”, una conferenza di Tommaso Ariemma dall’Accademia di Lecce”.
Il secondo appuntamento è previsto a Flaibano, al centro sociale, con “Memento Mori”, conferenza a cura di Fausto Biloslavo sul concetto di memoria e morte, con uno sguardo alle esperienze vissute nei conflitti globali. Il 30 ottobre, appuntamento a Varmo, per “Farsi Vivi”, assieme alla scrittrice Beatrice Zerbini, che tratterà della poesia come strumento per affrontare e comprendere la presenza della morte nella vita quotidiana. Il 1° novembre, il ciclo si chiude “in casa” a Rivignano, nel tendono riscaldato allestito in piazza, per “L’arte morta; e neanch’io sto troppo bene” a cura di Alessandro del Puppo (Università di Udine), uno sguardo ironico e profondo sulla rappresentazione della morte nell’arte, tra sarcasmo e riflessione.
La Ferrovia dello Stella.
Una seconda grande novità riguarda l’inaugurazione della Ferrovia dello Stella: “Si tratta di un parco tematico con percorsi e binari, lungo quasi 2 km – spiega il sindaco -, con una stazione, una biglietteria, la sala d’attesa. E’ una ferrovia in miniatura con trenini reali in scala ridotta, vere locomotive a vapore ed elettriche: ci si sale sopra e si percorre un circuito nell’area circostante la piazza. E’ gestita dall’Associazione friulana Vapore Vivo e realizzato su area comunale. L’impegno è di tenerlo aperto per diverse settimane l’anno: si tratta di uno dei pochi parchi di questo tipo nel Nord Italia”.
Il programma e la madrina.
La fiera ospiterà numerose iniziative culturali e ludiche, mostre artistiche e concerti musicali, eventi per bambini, show cooking, chioschi, laboratori e molto altro. Ci sarà anche il luna park che quest’anno offrirà più attrazioni, dato che, dopo i lavori al parcheggio, lo spazio è più ampio. L’inaugurazione ufficiale si terrà giovedì 31 ottobre alle 19:00, alla presenza della madrina Mara Navarria, campionessa olimpica.
Sempre il 31, nel tendone centrale, ci sarà un concorso di maschere “da paura” per i bambini e la Notte Bianca con negozi aperti fino a tarda ora. Da non perdere, alle 23, la rievocazione storica e una “battaglia di fuochi e fiamme sul cielo di Rivignano”, con il video mapping, l’incendio (virtuale) del campanile e i fuochi artificiali.
Tra gli appuntamenti, il 1° novembre partirà con la storica marcia nel Parco dello Stella e numerose attività di intrattenimento. Tra queste, gli spettacoli di artisti da strada lungo le vie del paese e la mostra dedicata al pittore autodidatta di Rivignano Luigi Battistutta e lo spettacolo di danza della Fly Dancing, associazione che rappresenta uno dei fiori all’occhiello della realtà artistica locale.
Il 2 novembre, Rivignano propone il suo storico mercato, con bancarelle nelle vie e nelle piazze della cittadina, ma dove una volta si vendevano mangimi, animali e verdura, ora ci sono vestiti, scarpe, articoli da cucina. Anche i negozi resteranno aperti fino a tardi per la seconda Notte Bianca. Il 2 novembre, inoltre, sarà anche la giornata del Festival della Canzone Funebre, previsto per le 17.30 nel tendone riscaldato.
Domenica 3 novembre saranno protagonisti i cinofili con una dimostrazione di addestramento e un dog show. Spazio anche alla creatività con laboratori per bambini, la finale di Miss Mondo Fvg e un defilé di moda, e il concerto della Nicola Straballo Band. Le associazioni di volontariato del territorio, dalla Croce Rossa ai donatori di sangue, avranno i loro spazi in cui offriranno informazioni e raccoglieranno fondi, in un incontro tra svago e impegno sociale.
“Il segreto di questa fiera è la sua anima comunitaria, che unisce tradizione e innovazione – conclude il sindaco Mattiussi -. Grazie alla partecipazione attiva delle associazioni e dei cittadini, la Fiera dei Santi continua a essere un appuntamento atteso, non solo come occasione di festa, ma come evento che affonda le sue radici nel DNA del territorio. Ringrazio gli uffici, gli assessori Giovanni D’Orlando e Sara Bettuzzi, e il consigliere Gabriele Greco. L’impegno di ciascuno è fondamentale per mantenere viva una tradizione che da secoli fa parte della nostra identità“.