La nuova casetta dell’acqua di Rivignano Teor.
Una nuova casetta dell’acqua pubblica anche a Rivignano Teor: inaugurato venerdì 10 novembre in presenza dell’assessore comunale, Massimo Tonizzo e del presidente di CAFC S.p.A. Salvatore Benigno, il nuovo distributore d’acqua situato in Via Roma, in un contesto dal sapore storico a poca distanza dall’antico “Lavador”.
Nasce infatti nell’ex pesa pubblica di Teor realizzata nei primi anni ‘40 e rappresenta un piccolo esempio di archeologia industriale; un segno inequivocabile di quanto fosse importante la funzione della pesa pubblica per le attività economiche, che garantiva un servizio indispensabile ad allevatori e produttori agricoli. Si tratta di un piccolo fabbricato, disposto su un piano fuori terra dove di fronte è collocata la buca di pesatura con piano in assi di legno e sottostante struttura metallica. L’intervento di restauro è stato progettato dall’architetto Massimo De Paoli, che ne ha mantenuto lo stato conservativo, prevedendo il restauro delle murature esterne ed interne, la sistemazione della copertura e della buca della pesa.
Per questo l’Assessore Massimo Tonizzo ha fortemente caldeggiato l’iniziativa di restaurare questo manufatto con la volontà di conservare la memoria storica di Teor: la vecchia bilancia pubblica che parla di un mondo che non c’è più, che oggi rivive il suo vecchio splendore, l’uso quotidiano d’un tempo a quello di oggi, per una iniziativa non solo di tipo socio-culturale, ma anche e soprattutto di tipo “ecologico” con la realizzazione della “Casa dell’Acqua”.
Il progetto e l’inaugurazione.
Un progetto congiunto tra l’amministrazione locale e il CAFC – gestore del Servizio Idrico Integrato del territorio – che permette ai cittadini di godere di un bene di primissima necessità a chilometro zero.
‘’Con l’inaugurazione della Casa dell’acqua, vogliamo portare a termine una piccola, ma significativa iniziativa e dare il nostro contributo alla sostenibilità ambientale diminuendo il consumo di bottiglie di plastica – spiega il Presidente di CAFC , Salvatore Benigno -. Un modo anche per sensibilizzare i cittadini al consumo serio e misurato di un bene prezioso come l’acqua e per sostenere le famiglie dal punto di vista economico. Ipotizzando un consumo dai 3-4 litri d’acqua al giorno con questi erogatori si possono risparmiare centinaia di euro all’anno – aggiunge Benigno. Le case dell’acqua, inoltre, rivestono un importante ruolo anche dal punto di vista dell’aggregazione sociale, facendo riunire i cittadini che vogliono rifornirsi d’acqua buona, fresca ed economica: un piccolo passo che serve per aumentare la partecipazione e la consapevolezza delle persone nell’uso della risorsa idrica“.
L’acqua fornita dalla Casa è, tra l’altro, di ottima qualità, costantemente controllata e analizzata: nel 2022 sono quasi 3700 i campioni di acqua potabile analizzati per 65.675 numero di parametri presi i esami. Il meccanismo di funzionamento del distributore è molto semplice: si possono usare sia le tessere prepagate che le monete. Il cittadino non deve fare altro che portare con sé uno o più bottiglie, preferibilmente in vetro e inserire le monete nella Casa (tagli accettati: dai 5 centesimi ai 2 euro).