L’escursionista soccorso a Resia.
Riteneva l’escursione di bassa difficoltà e così ha “pensato bene” di non attrezzarsi a dovere. Risultato: si è fatto male e ha rischiato che finisse peggio. È di nazionalità ucraina, ma residente a Conegliano, O.I., il trentatreenne infortunatosi durante una semplice passeggiata in Val Resia assieme ad un connazionale.
Dopo la prima chiamata al Nue112 e le informazioni confuse riferite in uno scarso italiano agli operatori della Sores, il compagno di gita ha richiamato circa mezzora dopo essersi spostato a piedi presso la chiesa di Lischiazze, per incontrare i soccorritori e guidarli dove si trovava il ferito. Nel frattempo l’elicottero aveva perlustrato per tutto il tempo la zona sopra la forra del Rio Nero e poi è dovuto rientrare per scadenza dell’orario di volo. I soccorritori della stazione di Moggio Udinese del Soccorso alpino, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco hanno raggiunto il ferito, che nel frattempo era stato riportato sul sentiero dal compagno.
Da quanto si è appreso i due volevano fare un giro ad anello seguendo le indicazioni di una traccia Gps scaricata da internet e ritenendolo un percorso semplice non erano attrezzati con abbigliamento né materiale tecnico. Nei pressi di Ponte Casello il 33enne è scivolato a causa del terreno ghiacciato. Ha riportato diverse contusioni ed è stato affidato all’ambulanza.