Sarà un evento dedicato all’arte e al pensiero di confine, fra Italia e Slovenia. Il “Festival dei Sogni Selvatici”, che avrà luogo a Uccea di Resia il 20 ottobre, presenta un ricco cartellone di eventi da condividere, fra escursioni, cinema, mostre e danza.
Organizzato dall’Istituto Zo Nes Contenuti Culturali con il supporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la rassegna punta a valorizzare il legame profondo tra territorio, arte e comunità, con artisti locali. Ogni appuntamento è a partecipazione libera e gratuita. “Proseguiamo così – spiega la sindaco di Resia Anna Micelli – la promozione della cultura umanistica e artistica della nostra area di confine, affidando alla voce degli artisti la diffusione della storia e dei valori di questi territori”. Il comune di Resia patrocina il festival insieme con il Parco Naturale delle Prealpi Giulie e la Riserva di biosfera Mab UNESCO Alpi Giulie.
Il programma del Festival dei Sogni Selvatici.
Si parte con una passeggiata nel borgo di Uccea, accompagnati da Giancarlo Buttolo per esplorare le storie e i luoghi. A seguire la presentazione di “Un sogno realizzato”, una riflessione sull’esperienza di Casa Langer, raccontata dalla fondatrice Camilla Tuccillo, la proiezione degli scatti di Ermes Buttolo nel progetto fotografico Babe, un racconto dell’essenza femminile del territorio resiano.
Ancora un’indagine sul paesaggio e sull’identità nel cortometraggio Trak_22 di Enrico Micelli che sarà proiettato, sempre a Uccea. Un altro documentario, firmato da Alberto Gambato racconterà Print no Border, un progetto che sonda l’essenza dei confini; sarà presentato insieme all’esposizione delle stampe di Laura Bortoloni. Per concludere, una performance coreutica di Federica Copetti, accompagnata alla chitarra da Michele Pucci, in un dialogo tra corpo e musica. E, infine, la musica: il Concerto per caprioli e piedi stanchi è un’originale composizione che celebra la tradizione resiana. Diverse espressioni artistiche per dare “un’altra idea dei confini”.