A Resia i primi totem di Proxima.
Creare connessioni e salvaguardare la vita nelle piccole comunità e nelle aree interne, facilitando l’accesso a beni e servizi è un obiettivo possibile solo grazie alla presenza di negozi di prossimità, linfa vitale del territorio, perché unici erogatori di servizi a favore di chi vi abita.
E per restituire centralità e forza a queste attività, la cooperativa per lo sviluppo locale Cramars di Tolmezzo e l’impresa sociale Melius hanno avviato nelle terre alte friulane un progetto inedito finanziato dalla Fondazione Friuli: Proxima, la vetrina di prossimità.
Il progetto prenderà il via domani, venerdì 17 dicembre, con la presentazione delle prime due vetrine di prossimità installate a Resia: a San Giorgio, alle 17, presso Alimentari Bortolotti, e a Oseacco, alle ore 18, a La Bottega del Paese. Ulteriori vetrine digitali saranno installate dopo le festività natalizie a Lauco, così come in tutti i comuni montani che ne faranno richiesta a Cramars.
Come funziona.
ProXima è una innovativa vetrina digitale che permette di avere molteplici prodotti e servizi tuttora inaccessibili in molti paesi di montagna. Si tratta di uno speciale totem interattivo dotato di schermo con tecnologia touch che consente di fare acquisti o prenotazioni online attraverso un software chiaro ed estremamente intuitivo.
L’utilizzo è semplice e comodo, studiato per permettere agli abitanti delle aree interne di ricevere comodamente nella propria località e nell’arco di 24 ore tutto ciò di cui hanno bisogno: basta selezionare il prodotto o il servizio, la data di consegna prevista, e confermare l’acquisto. La disponibilità al ritiro in negozio verrà automaticamente notificata via email o sms.
Smartphone, app, connessione a internet, o tutto ciò che spesso rappresenta un limite per le persone più anziane o meno abituate a interagire con strumenti tecnologici, non sono assolutamente necessari. È sufficiente recarsi nell’attività commerciale che ospita Proxima e sottoscrivere un abbonamento mensile o annuale: la versione base dà accesso all’acquisto di prodotti e prevede il ritiro della merce in negozio, mentre la modalità Premium dà il diritto alla consegna a domicilio e anche alla prenotazione di molteplici, ulteriori servizi che saranno di volta in volta personalizzati in funzione alla disponibilità del negoziante.
Una risposta a un’esigenza reale.
L’iniziativa è la risposta concreta alle esigenze emerse dall’indagine intitolata “Gli ultimi. Forme di welfare comunitario” condotta da Cramars in collaborazione con Melius all’interno del progetto Innovalp Experiences. L’attività è stata finanziata da Intesa Sanpaolo, da Fondazione Friuli, sostenuta dall’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale e dall’Azienda sanitaria Friuli Occidentale.
“I gestori dei piccoli negozi – spiega Vanni Treu, responsabile del progetto per Cramars – hanno manifestato la voglia di innovare perché hanno ben chiare le proprie potenzialità di vendita ed erogazione di servizi. Hanno un legame con la comunità che si è rafforzato durante pandemia, un aspetto che oggi con Proxima possiamo valorizzare, senza dimenticare l’aspetto umano”.
Commenta Giuseppe Morandini, Presidente di Fondazione Friuli: “L’iniziativa di Cramars di introdurre le Vetrine Digitali di Prossimità risponde a pieno titolo al bando per progetti sperimentali che possano contribuire all’attrattività e al rilancio della montagna friulana.
Un bando che ha avuto questa importante e concreta risposta e che sta riscuotendo interesse anche nel vicino Veneto”.