Torna il Püst: il Carnevale di Resia tra danze, natura e maschere tradizionali

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Quello di Resia è un carnevale “da vivere nell’anima”, denso di storia e tradizioni. E dove si indossa la maschera per una settimana, anche durante le escursioni naturalistiche. Con questa promessa, nel centro friulano e nelle frazioni della sua valle sono iniziati gli eventi per una festa dalle radici antiche e legate al territorio. A organizzare la Pro Loco “Pro Val Resia” con il Comune.

“E’ il Püst, il Carnevale resiano, ed è ricco di simboli e momenti di condivisione che segnano la fine del lungo inverno montano, celebrato da grandi e piccoli – spiega la sindaco Anna Micelli – . Ogni anno accogliamo anche da tanti ‘forestieri’ che giungono in Val Resia per scoprire i balli tipici, le maschere etniche e i canti nell’idioma unico della nostra terra”. Sono proprio le danze le protagoniste del Püst, eseguite sfoggiando abiti e cappelli  decorati con fiori di carta colorati. Sempre accompagnati dal suono dei campanelli e degli strumenti resiani: la cïtira (violino) e la bünkula (violoncello).

Tra danze maschere e tradizione.

Si potrà assistere alle danze sabato 1 marzo, presso il Salone dell’Associazione Sangiorgio e all’Osteria Alla Speranza e domenica pomeriggio per le strade del paese, dove saranno allestiti anche chioschi con bevande calde.

Per le strade di Resia capiterà anche di incontrare le maschere tradizionali, tra le quali spiccano i ‘Kucazze‘ i ‘Babaz‘, pupazzi un po’ mostruosi che sfileranno nei giorni clou della manifestazione, lunedì 3 e martedì 4. Negli stessi giorni ci saranno momenti speciali per i più piccoli, come il ‘Püsto-Bimbi Bim Bum Bam’, con laboratori per costruire il proprio Babaz, imparare a cucinare crostoli e castagnole (chiamati kroflin) e realizzare le maschere. Gli stage di danze resiani sono aperti anche ai grandi: appuntamento domenica insieme ai ballerini del Gruppo Folkloristico Val Resia “per muovere i primi passi”. 

Resia, inoltre, non dimentica la sua tradizione dell’arte di arrotare coltelli e strumenti di lavoro. Nel Museo dell’Arrotino di Stolvizza, il 2 marzo dalle 10 alle 17 sono aperti i corsi per apprendere i primi passi dell’antico mestiere, portando con sé i propri utensili. 

Il Processo e rogo del Babaz.

Lunedì sera si terrà in piazza dell’Arrotino il Processo e rogo del Babaz, “con baldoria finale presso il locale All’Arrivo nella frazione di Stolvizza. Mentre martedì, a San Giorgio si replicano i workshop per i più piccoli e la festa finale con balli e canti. “Un altro rogo – aggiunge la sindaco – si terrà durante il mercoledì delle Ceneri, a conclusione di una processione”. Giuliano Fiorini, dell’associazione ViviStolvizza, precisa che questo Carnevale è “una festa di pace e di comunità, anche nel momento del rogo: i bambini comprendono il significato simbolico e partecipano entusiasti”. 

Un Carnevale della natura.

Püst 2025 sarà anche un Carnevale della natura. Il Parco Naturale delle Prealpi Giulie ha organizzato un trekking in maschera (dalle 10.45 per 4 ore). Saranno inoltre aperti il Centro visite del Parco, a Prato, e il Museo della gente di Val Resia a Stolvizza, dove si potranno scoprire le particolarità etnografiche del territorio. 

La festa è co-organizzata dall’Associazione ViviStolvizza con il Museo della Gente della Val Resia,il locale gruppo Alpini, il Museo dell’Associazione Arrotini, il circolo culturale Rozajaski dum, con il sostegno di Credifriuli. “Continueremo a valorizzare il Püst – conclude Anna Micelli – e a sostenere i cittadini che si impegnano a non perdere questo patrimonio immateriale di storia, cultura, lingua, con l’obiettivo di coinvolgere le giovani generazione e accogliere turisti e appassionati di tradizioni e natura”.