Il progetto sarà presentato a Prato di Resia venerdì 30 luglio.
“Vieni a vivere e lavorare nel Parco”. Si chiama così il progetto sperimentale che, a partire da settembre, Resia condividerà con Lauco. L’iniziativa vuole contrastare lo spopolamento della valle attraverso il rafforzamento dell’identità della comunità locale e l’implementazione dei servizi locali volti ad attrarre l’interesse di potenziali nuovi abitanti.
Le due comunità che diventano accoglienti nei confronti di nuovi abitanti che, provenienti da tutta l’Italia, potranno sperimentare il trasferimento in Friuli. I nuovi abitanti saranno assistiti dai residenti di Resia, volontari locali che in veste di “Mediatori di accoglienza dei nuovi abitanti” si faranno ambasciatori del Comune, sosteranno i possibili nuovi abitanti nella ricerca della casa, nella presentazione dei servizi essenziali come scuola, assistenza sanitaria, eccetera e delle opportunità lavorative.
Si parlerà di questo, e di molto altro, nell’incontro che si terrà venerdì 30 luglio alle 20.45 al Centro culturale resiano di Prato di Resia.
I progetti per lo sviluppo delle aree interne.
Il sindaco di Resia, Anna Micelli, insieme a Stefania Marcoccio, presidente di Cramars, Cooperativa per lo Sviluppo Sociale, e Cristian Sedran di Carpediem, società specializzata nello sviluppo di progetti di innovazione e cooperazione territoriale europea, parleranno dunque di innovazione territoriale e presenteranno i progetti ideati per lo sviluppo delle aree interne friulane e finanziati della Fondazione Friuli.
Altro progetto che verrà presentato venerdì è ProXima e, in sintesi, sono delle vetrine di prossimità digitali dedicati ai negozi di vicinato per consolidare e rafforzare la centralità delle piccole attività commerciali delle aree interne. Grazie all’installazione di “Vetrine digitali”, ovvero schermi digitali che permetteranno di acquistare di fare acquisti nei negozi di alimentari della valle con un sistema di touchscreen, l’obiettivo è portare a una maggiore disponibilità di prodotti e permettere ai punti vendita di eseguire gli ordini in modo più comodo e immediato. Non solo, perché è prevista anche la distribuzione di alcuni strumenti di assistenza vocale che, collegati ai punti vendita, consentiranno di fare la spesa a distanza, e che per giunta metteranno in contatto tra di loro i cittadini.