Traditi dalle scarpe troppo appariscenti, presa la banda che rapinava le sale slot

Presa la banda della rapina alla sala slot di Remanzacco.

Sono accusati della rapina alla sala slot di Remanzacco e di un altro colpo, simile, alla sala slot Las Vegas di Silea, entrambe assaltate nella stessa notte tra il 27 e il 28 luglio: tre uomini rumeni, di 25, 23 e 21 anni (tutti senza fissa dimora in Italia) sono stati fermati dai carabinieri di Aurisina e ora sono detenuti in carcere a Trieste.

Come agiva la banda.

Come detto, la banda aveva messo a segno un colpo in Friuli, all’Admiral di Remanzacco: con il volto coperto e armati di mazze da baseball e picconi, avevano fatto irruzione nel locale lungo la statale, facendosi consegnare il contenuto di una cassetta e del registratore di cassa (circa 1500 euro) per poi fuggire con un complice che li attendeva fuori. Modalità simile, con attrezzi agricoli, anche per la rapina a Silea, per un bottino complessivo di diverse migliaia di euro.

I rapinatori vestivano di scuro, ad eccezione delle scarpe colorate, un dettaglio che gli ha giocato a sfavore. Dopo le rapine, si sono dileguati a bordo di un’Audi A4 di colore argento (rubata), su cui usavano una targa falsa (rubata a Pradamano) fuggendo in autostrada senza pagare il pedaggio. I carabinieri della Radiomobile di Treviso, coordinati dal comandante Vincenzo Ferraiuolo, hanno controllato le auto che hanno percorso la A4 confrontando le immagini con quelle riprese nei luoghi delle rapine e riuscendo a risalire al veicolo.

Quando tre dei banditi sono stati fermati non lontano dal confine con la Slovenia, il 31 luglio, sono stati trovati in possesso delle scarpe colorate, il che ha confermato il loro coinvolgimento nei crimini. Per loro è scattato il provvedimento di fermo per rapina aggravata in concorso. Si cerca ancora il quarto uomo.