Le campane della parrocchia di San Giovanni Battista compiono 100 anni.
Il 24 maggio 2022 ricorreva il centesimo anniversario delle campane della parrocchia di San Giovanni Battista, a Remanzacco. Le stesse che sostituirono le precedenti, messe lì come rimpiazzo, dopo un furto di guerra.
La storia delle campane.
Requisite dalle truppe austroungariche nel 1917 per realizzare gli armamenti, infatti, il paese se ne trovò sprovvisto. Una volta che il furto venne consumato gli abitanti di Remanzacco non avevano più nessun suono che scandisse la loro giornata. E non solo qui nel paese, furti simili avvennero ovunque in Friuli. Niente più nessun suono a dire che ora fosse, nessun rintocco ad annunciare nati e morti, che avvertiva del pericolo di un incendio o della venuta di una tempesta. Subito dopo la requisizione sul campanile fu installata una piccola campana. Poca cosa e sproporzionata nelle sue modeste dimensioni rispetto all’imponenza del campanile. Però qualcosa bisognava pur fare, un campanale senza campana è cosa morta.
Dopo sforzi e donazioni dagli abitanti di tutto il paese, che si sentiva privato di una parte importante (ricordiamoci che siamo pur sempre nei primi anni del ‘900), autorità e sacerdoti con una solenne cerimonia inaugurarono le nuove campane. Il 24 maggio del 1922. “Anche le campane sono vittime dell’abbandono delle tradizioni e delle usanze che rendono un popolo ciò che è”, fanno sapere dalla parrocchia di San Giovanni Battista. Al di là delle polemiche, sono campane che raccontano la storia di un territorio e di una regione. Sono passati 100 anni e loro sono ancora lì a svolgere il loro nobile servizio.