A Marina Cobal, docente dell’Ateneo di Udine, il premio Laura Bassi per le donne nella fisica

Riconoscimento della Società italiana di fisica per i suoi originali contributi alle scoperte del bosone di Higgs e del quark top

Marina Cobal, docente di fisica sperimentale dell’Università di Udine, ha ricevuto il Premio Laura Bassi per le donne nella fisica. Il riconoscimento, a cadenza annuale, è destinato a ricercatrici (mid e full career) che si siano particolarmente distinte per la loro attività scientifica.

Cobal è stata premiata per i suoi originali contributi alle fondamentali scoperte del quark top, con il collisore adronico Tevatron presso il laboratorio Fermilab di Chicago (Usa), e del bosone di Higgs, con l’acceleratore di particelle Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra, nell’ambito, rispettivamente, degli esperimenti Cdf e Atlas nei quali ha ricoperto ruoli scientifici di rilievo. La premiazione si è svolta durante la cerimonia inaugurale del 110° congresso nazionale della Società italiana di fisica a Bologna.

Importanti collaborazioni internazionali

“È un grandissimo onore ricevere questo premio – spiega Cobal –, dedicato alla prima donna al mondo, in età moderna, ad aver ottenuto una cattedra universitaria e proprio in fisica. Per questo, ringrazio sentitamente la Società italiana di fisica ma anche l’Istituto nazionale di fisica nucleare e l’Università di Udine che mi hanno permesso di svolgere la mia attività di ricerca in prestigiosi laboratori”.

La professoressa Cobal insegna e fa ricerca al Dipartimento politecnico di ingegneria e architettura dell’Ateneo friulano. È stata prima parte della collaborazione internazionale Cdf al Fermilab di Chicago e ha poi partecipato all’esperimento Atlas all’acceleratore del Cern di Ginevra. Inoltre, è la coordinatrice del team di Udine dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). È componente del comitato plenario dello European committee for future accelerators (Ecfa) ed è uno dei 12 componenti, assieme alla direttrice del Cern, Fabiola Gianotti, del comitato ristretto Steering group del Future circular collider (Fcc), il progetto destinato a succedere al Large Hadron Collider.