Il contributo per le scuole primarie e secondarie
Dal 6 maggio i Comuni potranno fare richiesta di contributo alla Regione per l’acquisto di arredi e attrezzature per le scuole comunali dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Ne ha dato notizia l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Cristina Amirante di concerto con l’assessore all’Istruzione e formazione Alessia Rosolen, specificando che le amministrazioni comunali potranno inoltrare le domande attraverso l’applicativo pubblicato sul sito istituzionale.
Il bando approvato dalla Giunta regionale prevede che ogni Comune possa richiedere un contributo massimo di 40mila euro per l’acquisto degli arredi e delle attrezzature scolastiche per l’allestimento degli ambienti e che le stesse dovranno essere destinate ad edifici scolastici già oggetto di finanziamento con contributi per la realizzazione di lavori di nuova costruzione, ampliamento e ristrutturazione edilizia, in particolare quelli del Pnrr e per i quali non è ancora stato approvato il collaudo tecnico amministrativo.
Ad integrazione dei fondi del Pnrr, che hanno messo i Comuni in condizione di rinnovare o costruire ex novo il patrimonio edilizio scolastico, si è reso necessario il contributo della Regione sia per anticipare le risorse utili a mettere a terra queste iniziative, sia per consentire ai Comuni di ammodernare anche arredi e attrezzature, affinché non fossero utilizzati strumenti obsoleti in aule nuove, ma si procedesse davvero a garantire una nuova e rinnovata scuola.
Arredi e attrezzature acquistati dovranno rispettare criteri ambientali minimi previsti dal Ministro della Transizione ecologica, promuovere l’eco-progettazione tramite l’utilizzo di materiali rinnovabili o riciclati, la modularità e il disassemblaggio non distruttivo nonché l’utilizzo di imballaggi con materiali riciclati. Per stimolare la diffusione di appalti pubblici innovativi e circolari, l’appalto per l’acquisto di nuovi arredi dovrà tener conto anche del servizio di estensione della vita utile dell’arredo, che contempla la riparazione o la donazione degli arredi usati.
Infine, la progettazione dell’allestimento delle aule dovrà tener conto, ove possibile, dei recenti studi nazionali e internazionali su metodologie pedagogico-didattiche attive e centrate sullo studente, per migliorare la qualità della scuola e l’efficacia dell’apprendimento scolastico. Gli arredi diventano quindi uno strumento funzionale alla didattica e, per supportare ambienti diversificati, devono essere flessibili, ovvero modulari, facilmente spostabili e tra loro componibili, ossia dotati di caratteristiche di versatilità che corrispondono, in termini di sostenibilità, alla maggior durata della vita utile dell’arredo.