Il piano sicurezza 2024 in Friuli Venezia Giulia
Un tesoretto di 6,4 milioni di euro. È l’ammontare previsto dal Piano sicurezza 2024, approvato all’unanimità dal Consiglio delle autonomie locali e illustrato dall’assessore regionale alle Autonomie locali e Sicurezza Pierpaolo Roberti I destinatari della prima sezione sono Comuni singoli e associati dotati di un Corpo o di un Servizio di Polizia locale; le risorse disponibili sono 3.100.000 euro per spese di investimento e 1.800.000 per spese correnti.
La seconda sezione prevede interventi che riguardano la realizzazione e ristrutturazione di sedi e sale operative; impianti di videosorveglianza, armamento, dotazioni tecnico-strumentali, manutenzione ordinaria e straordinaria impianti di videosorveglianza, potenziamento collegamenti telefonici, telematici e degli apparati radio, ecc. Tra le novità evidenziate dall’assessore c’è il contributo alla realizzazione di spazi destinati all’audizione protetta dei minori e delle vittime di violenza di genere. I criteri di riparto prevedono una quota fissa per i Corpi dei Comuni ex capoluogo di provincia e incentivo maggiorato sulla base del numero di operatori, più una quota proporzionale in base al numero degli operatori per gli altri Corpi e per i Servizi di polizia locale.
Destinatari della terza sezione sono i Comuni con popolazione superiore a 2.000 abitanti e Comuni con capacità turistica superiore a 20.000 posti letto (Lignano e Grado). Gli interventi, per 1.050.000 euro di risorse disponibili, riguardano la collaborazione con guardie giurate e stewards. I criteri di riparto sono 50% suddiviso in quote (euro 70.000 per Lignano e Grado e il rimanente in parti uguali tra gli altri Comuni richiedenti; 50% in misura proporzionale alla popolazione residente).
La sezione quarta ha come destinatari corpi e servizi di Polizia locale che si impegnano a istituire nuove forme associative per la gestione del servizio di Polizia locale o a implementare quelle esistenti o che hanno già stipulato convenzioni nel 2023 e non hanno usufruito dell’incentivo dello scorso anno. Considerata la dimensione talvolta molto ridotta dei Comandi di Polizia locale del territorio regionale – realtà con 1, 2 oppure 3 agenti – la Regione sostiene quegli Enti Locali che intendano mettere a fattor comune il servizio per favorire lo sviluppo di un presidio territoriale più qualificato ed in grado di sviluppare economie di scala a tutto vantaggio dei servizi erogati.
Le risorse disponibili sono di 200.000 euro per spese di investimento e 200.000 euro per spese correnti su presentazione di un progetto che contiene l’impegno a sottoscrivere una convenzione della durata minima triennale per la gestione associata del servizio di polizia locale o di una convenzione già stipulata nel corso del 2023. Sono comprese tutte le spese correnti e di investimento previste nella Sezione II, oltre a quelle connesse all’avvio del progetto per la gestione associata.
La misura dell’incentivo è data dalla somma di diverse componenti quali: numero di servizi di Polizia locale che partecipano al progetto, numero di operatori, quota fissa per enti locali privi del servizio, quota fissa per ogni ente locale che entra in un Corpo già costituito. Infine la quinta sezione (50mila euro) prevede contributi ai Comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti per il rinnovo delle
divise dei volontari per la sicurezza. Parere favorevole all’unanimità è stato espresso, inoltre, sul regolamento che monitora le condizioni strutturali dei bilanci dei Comuni per il triennio 2024-2026, ricalibrando il sistema di indicatori previsti dal precedente in vigore dal 2019.