Finito il periodo di lavoro necessario per versare le tasse al Fisco.
Domani, 8 giugno, scatta il cosiddetto “free tax day”, ossia il giorno di liberazione fiscale: significa che, fino ad oggi, abbiamo lavorato solo per pagare le tasse al Fisco. In linea teorica, quindi, i contribuenti hanno saldato quanto dovuto in termini di imposte, tributi e contributi sociali necessari per far funzionare le scuole, gli ospedali, i trasporti, per pagare gli stipendi ai dipendenti
pubblici, le pensioni.
Nel 2023, secondo i calcoli della Cgia di Mestre, sono stati necessari 158 giorni per adempiere ai versamenti fiscali ed è andata comunque meglio dell’anno scorso (ma solo di un giorno) quando ci fu il record di pressione fiscale.
Ma quanto versano i contribuenti friulani alle casse del Fisco? Più della media italiana. La nostra regione, infatti, si piazza 11esima nella classifica dell’Ufficio Studi della Cgia per quanto riguarda le entrate tributarie: ogni residente del Fvg versa infatti 9.926 euro (i dati sono riferiti al 2019) di cui 8.704 euro alle amministrazioni centrali, 694 a quelle regionali e 527 euro alle amministrazioni locali.
La media italiana, per fare un confronto, è di 9.581 euro, ma la classifica spazia dal primato della Provincia autonoma di Bolzano con 13.158 euro versati pro-capite, a quello della Calabria, che gode del Fisco più leggero a livello nazionale con 5.892 euro a residente. A versare di più, infatti, sono le regioni più ricche e si registra quindi un forte divario tra Nord e Sud.