Condannato a 1 anno e 10 mesi di reclusione il sindaco Rodolfo Ziberna, in qualità di presidente della Fondazione Corinini Cronberg, e a 1 anno e 4 mesi ciascuno i cinque membri del Curatorio dell’ente. È questa la sentenza di primo grado al termine del processo per la morte di Stefano Borghes, il bambino di 13 anni, morto cadendo nel pozzo del parco Coronini Cronberg, a Gorizia, il 22 luglio 2020. Tutti hanno ottenuto le circostanze attenuanti generiche, la sospensione condizionale della pena e la non menzione.
Il giudice Cristina Arban ha anche stabilito anche una pena di 2 mesi di arresto per tutti e sei gli imputati per violazione della normativa anti-infortunistica, oltre al pagamento delle spese processuali. I membri del Curatorio sono stati inoltre condannati al risarcimento del danno alle parti civili, con una provvisionale immediatamente esecutiva di 100 mila euro ciascuno per i genitori di Stefano e 40 mila euro per la sorella minore. È stata anche disposta la restituzione dell’area del parco Coronini-Cronberg attualmente posta sotto sequestro.
La sentenza
La sentenza è stata pronunciata dopo un’ora e mezza di camera di consiglio, in un’atmosfera di tensione palpabile. Tra i presenti in aula c’erano i genitori di Stefano Borghes, che sono rimasti compostamente immobili durante la lettura della sentenza. Dopo la lettura, la madre ha ringraziato il pubblico ministero con un abbraccio, sciogliendosi solo in quel momento. Il sindaco Ziberna ha dichiarato di accettare la sentenza, ma ha annunciato l’intenzione di presentare appello, sostenendo di ritenere che avrebbe dovuto esserci un’assoluzione. Gli avvocati della difesa hanno sottolineato il ridimensionamento delle richieste del pubblico ministero e hanno confermato l’intenzione di appellarsi.