La manifestazione di protesta a Udine.
“Libertá, libertà, libertà”. Il grido riecheggia come un boato nell’omonima piazza di Udine. Viene urlato a squarcia gola, lo si intona quasi come fosse una marcia. Anche qui, come in molte parti d’Italia, si protesta contro il Green Pass. Una manifestazione nata in poche ore e che si è ingrossata nelle chat dei social. Alla fine sono oltre un migliaio che si sono ritrovati, questo pomeriggio dalle 17,30, per dire “no” al decreto del governo. Ci sono i volto noti delle precedenti manifestazioni di piazza Primo Maggio e piazza XX Settembre, ma anche tanti curiosi e arrabbiati. Chi con la mascherina, la maggior parte senza, stretti in un grande abbraccio “contro questa misura incostituzionale”.
La protesta in piazza.
Si canta l’inno di Mameli, ci si sfoga, si ricordano le contraddizioni dei vaccini e delle misure prese dai governi durante la pandemia. Ma l’opinione comune che si sente ripetere a Udine tra i manifestanti, questo pomeriggio, è che in gioco ci sia qualcosa di diverso rispetto alla sola contrarietà ai vaccini.
Possibili deferimenti.
Una manifestazione, comunque, non autorizzata, rispetto a quella che si è tenuta ieri a Trieste e verso la quale la questura non esclude possano essere presi dei provvedimenti nelle prossime ore, come accaduto in precedenza. I deferimenti potrebbero arrivare, soprattutto, verso gli organizzatori e chi si è fatto voce delle istanze della folla salendo gli scalini della piazza. Dopo un’ora abbondante dall’inizio la protesta si è sciolta.