Decisa una riduzione del numero delle squadre di ricerca. Saranno privilegiate le unità cinofile
Sono passate ormai tre settimane dalla tragedia del Natisone, nella quale hanno perso la vita Bianca Doros e Patrizia Cormos, le due ragazze uccise dalla piena del fiume a Premariacco venerdì 31 maggio. All’appello manca ancora Cristian Casian Molnar, il 25enne che si trovava assieme a loro ed è stato a sua volta sopreso e travolto dal repentino innalzamento del livello delle acque.
Da oggi, le ricerche del giovane proseguiranno con nuove modalità operative. La macchina dei soccorsi, infatti, è stata rimodulata in seguito a quanto emerso ieri nel corso del vertice che si è tenuto in Prefettura a Udine. Le verifiche saranno affidate principalmente ai cani molecolari e alle unità cinofile, continuando a perlustrare le sponde del Natisone fino alla confluenza con il Torre.
Nuovo protocollo per le ricerche di Cristian
Decisa, invece, la sospensione delle attività subacquee, di navigazione e di perlustrazione aerea. In Municipio a Premariacco resterà operativo un presidio dei Vigili del fuoco con la collaborazione della Protezione civile, a supporto delle squadre impegnate sul campo.
Se le ricerche rimarranno senza esito, la prossima settimana si deciderà un eventuale ulteriore aggiornamento dei protocolli.
Proseguono le indagini, allo studio il cellulare di Patrizia
Nel frattempo continuano le indagini disposte dalla Procura: ieri, nel laboratorio di informatica forense di Udine, è iniziato l’accertamento tecnico non ripetibile sul cellulare di Patrizia, l’unico rinvenuto in seguito alla tragedia.
E’ stata realizzata una copia del dispositivo, per evitare il possibile deperimento e la sua inutilizzabilità in caso di processo. Alle analisi, oltre ai periti incaricati, hanno preso parte anche quelli nominati dalle famiglie delle vittime.
La speranza è quella di poter ricostruire, nel modo più dettagliato possibile, tutte le fasi dell’incidente e le varie fasi delle comunicazioni con il numero unico per le emergenze 112.