E’ stata inaugurata questa mattina “Casa nostra”, la struttura gestita dalla Comunità Melograno a Lovaria di Pradamano e nella quale saranno ospitate persone con disabilità e svantaggiate, in un contesto protetto e inclusivo. L’edificio è stato ristrutturato nell’ambito del progetto “Abitare possibile” promosso dalla Regione.
Un risultato importantissimo, frutto del lavoro di una comunità che ha saputo cogliere la necessità di dare alle persone con disabilità una nuova occasione di vita, in un contesto sociale profondamente mutato rispetto ai decenni trascorsi – ha commentato l’assessore regionale alla Salute e disabilità Riccardo Riccardi – . Dal Friuli Venezia Giulia è partita una battaglia culturale, in anticipo rispetto alla legislazione nazionale, nel riconoscere un bisogno di assistenza che va oltre le cure e include una serie di servizi fondamentali indispensabili per migliorare le condizioni di vita di ognuno. Se questo è stato possibile lo si deve all’unitarietà di intenti dimostrata negli anni dai movimenti popolari e dal sistema istituzionale”.
L’assessore ha citato la legge regionale 16 sulla disabilità per mettere in luce una vocazione di lunga data da parte del Friuli Venezia Giulia su questa tematica. Una norma che nasce dall’esperienza di un’altra legge regionale, la n. 41 del 1996, approvata quando il Sistema sanitario nazionale ancora non riconosceva la condizione di disabilità e la conseguente necessità di rispondere ai livelli essenziali di assistenza.
Secondo il rappresentante dell’Esecutivo regionale, dietro alla legge 16 c’è un principio per cui le risposte ai bisogni di salute vanno integrate con azioni assistenziali inclusive. Questo perché il progressivo invecchiamento della popolazione porta con sé un aumento delle situazioni di cronicità, che diventano sempre più centrali nella domanda di servizi sanitari da parte dei cittadini. Diventa fondamentale, in questo senso, quel processo di trasformazione culturale che trasforma le aziende sanitarie in sociosanitarie, supportate da un movimento popolare fondato sulla sussidiarietà.
La ristrutturazione.
L’intervento di ristrutturazione di “Casa nostra” ha portato alla realizzazione di sei appartamenti bicamere, con un’area esterna di oltre 3.000 metri quadri, che offriranno la possibilità di residenza di tipo autonomo con un’ampia area comune destinata ad attività partecipative, condividendo spazi comuni, valori, tempo e servizi e ottenendo in questo modo benefici sociali, risparmi economici e di sostenibilità ambientale.
Il progetto è stato avviato nel 2020 con l’acquisto (grazie al riconoscimento di progetto innovativo parte della Regione) dell’edificio oggi inaugurato, una casa rurale attigua alla Casa famiglia dove la Comunità Melograno era già operativa. La realizzazione è stata resa possibile grazie ai contributi regionali dedicati e alle significative donazioni, dalle più grandi ricevute da enti vari, alle più piccole grazie alla generosità di privati.