Abitare insieme la fragilità è il tema del 32esimo convegno annuale del centro Balducci

L’appuntamento è dal 24 al 29 settembre e il 29 e 30 novembre al centro Balducci di Zugliano

“Nel secolo dove siamo tutti più soli e spaesati, dove il vero male sociale non è tanto la crescita dei problemi, ma la decrescita della cura, è proprio dall’arrischiare l’apertura all’alterità e dal prendersi cura gli uni degli altri che possiamo ripartire per dare volto a una società più umana proprio perché capace di legami sociali che trovano la forza nell’unione dei fragili“, così presenta il 32esimo convegno annuale del centro Balducci il suo presidente, don Paolo Iannaccone. L’appuntamento è dal 24 al 29 settembre e il 29 e 30 novembre, a Zugliano.

“Il titolo del convegno 2024 del Centro Balducci parte, infatti, da “Ti proteggerò”, primo verso di una delle più belle canzoni degli anni ’90, dove il compianto maestro Franco Battiato parla di cura, di protezione da paure, turbamenti e inganni, da ingiustizie e fallimenti, di mani che accarezzano i capelli “come trame di un canto”. E parla di un percorrere con pazienza e insieme le vie che portano all’essenza”, continua Iannaccone.

A Zugliano ospiti di rilievo nazionale

Senza la pretesa dell’esaustività (nel corso del nuovo anno sociale, il centro continuerà a lavorare su queste tematiche), le giornate del convegno porteranno al Centro Balducci ospiti di primo piano nazionale a dialogare sulla metafora del limite e del suo aldilà, tra sofferenza, paradosso e accoglienza, e spalancheranno le porte della fragilità a partire da quelle di genere con i sempre troppo frequenti casi di femminicidio, per arrivare a disabilità, salute mentale (nel 100° della nascita di Franco Basaglia), mondo giovanile, migrazione, malattia, anzianità e fine vita.

Apertura con l’arcivescovo monsignor Lamba

Alla serata inaugurale del convegno, giovedì 26 settembre, che porta proprio il titolo “Ti proteggerò. Abitare insieme la fragilità”, sarà ospite anche per la prima volta del centro l’arcivescovo di Udine monsignor Lamba. Dopo i saluti istituzionali e il saluto di Vito Di Piazza e l’introduzione di don Iannaccone, ci saranno gli interventi di Vito Mancuso, filosofo, teologo e scrittore, Gabriella Caramore, giornalista e scrittrice, Selene Zorzi, filosofa e teologa femminista, e Luca Trapanese, politico e attivo nel volontariato, moderati dalla giornalista Fabiana Martini.

Il programma

Martedì 24 settembre “Pellegrini al confine” alle 20.30: Angelo Floramo parlerà di “Breve storia sentimentale dei Balcani” insieme a Gianpaolo Carbonetto, giornalista e scrittore. Mercoledì 25 alle 20.30, “La bellezza ferita”: incontro con Luigi Verdi, fondatore e responsabile della Fraternità di Romena.

Venerdì 27, dalle 17 alle 19, un pomeriggio dedicato alle notizie positive: “Workshop delle buone pratiche d’inclusione“, con diverse realtà del territorio che parleranno (e faranno toccare con mano) le loro esperienze quotidiane di inclusione.

Sempre venerdì, alle 20.30, dopo la cena sociale, “Imperfetto, presente del verbo essere”, con Rosa Anna Vacca, ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Bari, Andrea Macorigh, presidente della sezione Fvg dell’Associazione AISLA e caregiver, Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia e presidente di Caritas Italiana, e Gianni Marmorini, prete e biblista.

Domenica 29 settembre, incontro mattutino, alle 10, dal titolo “Le fragilità che respingiamo”, con Paola Caridi, giornalista freelance, blogger e storica del Vicino Oriente, Roberto Mancini, filosofo, Brunetto Salvarani, teologo, e padre Alex Zanotelli, missionario comboniano (in videocollegamento).

Alle 11.30 ci sarà anche il monologo “Lampedusa snow“, con l’attrice Sara Alzetta; video e commento sonoro a cura di Eugenio Pini.

Seconda parte a fine novembre

Il convegno ritorna poi venerdì 29 novembre, alle 18, con l’appuntamento “Prevenzione, cura e trattamento delle persone autrici di violenza”. Prima ci sarà “Chi sono gli uomini”, performance sulla violenza di genere con la partecipazione di Giovanna, Giovanni, Marco, Angelo e Francesco, e la regia di Sandro Carpini e, a termine del dibattito, le conclusioni di Luigi Ciotti, prete e fondatore di “Libera – Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie”.

Sabato 30, alle 20.30, spettacolo “Camminare scalza, un bicchiere d’acqua e la primavera” a cura del Laboratorio artistico di comunicazione sociale DescargaLab.

Temi del convegno

“In una società sempre più anziana, vale la pena riscoprire le funzioni e le possibilità della senectus, come la chiamavano elegantemente i latini, perché occorre che la società si convinca che l’anziano ha bisogno di essere utile, di avere un senso proprio nel presente. Solo così si possono rimettere al centro i loro desideri e le loro caratteristiche, evitando loro il dolore dell’esclusione, dell’abbandono, della mancanza di senso”, spiega il presidente del centro di Zugliano.

Ad animare le varie sessioni delle giornate di settembre saranno pertanto coinvolte personalità rilevanti in campo sociale, ecclesiale e artistico, della psicoanalisi e della psichiatria, del giornalismo, della filosofia e della teologia, dell’insegnamento e della comunicazione.

L’eredità di don Pierluigi Di Piazza

“L’ecologia integrale ci dice che c’è un’intima relazione tra i poveri, i marginali e le fragilità del pianeta, tutti resi “scarti” da una visione economicista che produce “rifiuti” – materiali e umani – come ha scritto l’attuale vescovo di Roma nell’enciclica Laudato si’. La scelta esistenziale e politica è quella di riconoscere negli “scartati” della terra dei punti di ascolto, relazione, cura, umanità e cambiamento”, spiega Iannaccone, continuando a raccogliere l’eredità di don Pierluigi Di Piazza.

A essere ospiti del convegno saranno ancora persone che attraverso il proprio lavoro professionale o servizio di volontariato o familiare saranno capaci di offrire testimonianze positive e concrete dell’accompagnamento e dell’integrazione delle persone disabili nel loro cammino verso una vita per quanto possibile piena, autonoma e indipendente, così come della ricchezza che da queste persone portatrici di qualsivoglia disabilità giunge alle persone cosiddette normodotate.

Per le persone più giovani, con le scuole

Come sempre saranno proposti alcuni momenti significativi che coinvolgeranno il mondo giovanile, verso il quale il Centro Balducci ha sempre avuto grande attenzione, ma anche con il primo Concorso artistico letterario e musicale dedicato a don Pierluigi Di Piazza.

Il primo appuntamento, durante il convegno, dedicato alle scuole sarà venerdì 27 settembre dalle 9 alle 13: “Non sono solo parole”, con la partecipazione di Rosy Russo, consulente di comunicazione e ideatrice di “Parole O_Stili” e il gruppo di “Attualità e confronto” della Comunità Nove con Fabio Della Pietra.

Sabato 30 novembre ci sarà, invece, l’incontro “Violenza sulle donne e possibili strade di liberazione”, dalle 9 alle 12.30, con don Luigi Ciotti, prete e fondatore di “Libera – associazione, nomi e numero contro le mafie” e lo spettacolo “Camminare scalza, un bicchiere d’acqua e la primavera” a cura del laboratorio artistico di comunicazione sociale DescargaLab.

Durante il convegno sarà poi svelato il tema del primo concorso letterario, artistico e musicale intitolato a don Pierluigi Di Piazza e dedicato alle persone tra i 16 e i 25 anni.