La transizione energetica a Povoletto.
In un momento di crisi energetica come quello che stiamo vivendo, la scelta dell’amministrazione comunale di Povoletto di passare dalla fonte fossile gasolio ad una rinnovabile come la biomassa legnosa per il suo impianto di teleriscaldamento nella frazione Marsure di Sotto, fa emergere in modo netto tutti i vantaggi: 80% di riduzione delle emissioni di CO2, aumento di sette volte il numero di ore di lavoro generate in loco per soddisfare il fabbisogno energetico annuale e tutela dei contribuenti dai possibili aumenti dei costi energetici innescati da crisi internazionali come quella attualmente in atto.
L’intervento si attua attraverso una finanza di progetto di 650.000 euro realizzata da una ditta del settore con la supervisione dell’Agenzia per l’energia del Friuli Venezia Giulia (APE FVG) per la valutazione della proposta e la verifica della fattibilità tecnico economica. L’efficientamento energetico coinvolge gli impianti a servizio degli edifici comunali e della rete di illuminazione pubblica. Attivo dal primo aprile 2022, il partenariato avrà una durata di 15 anni.
Alla scelta lungimirante fatta quattro anni fa ne è poi conseguita un’altra lo scorso anno, quando la stessa amministrazione comunale ha deciso di avvalersi della certificazione di qualità “QM Impianti Termici a Legna” che, nell’ambito del progetto europeo ENTRAIN (2019-2022) sta trasferendo sul territorio regionale e nazionale questo sistema di qualità internazionale nato in Svizzera nel 1998 e diffusosi in Austria e Germania. Il sistema QM fissa i criteri per la pianificazione, la progettazione, la costruzione e la gestione delle reti di teleriscaldamento alimentate a biomassa legnosa, garantendone un funzionamento efficiente dal punto di vista energetico, ambientale ed economico.