Nuova rotatoria a Povoletto.
Una nuova rotatoria a Grions del Torre di Povoletto, che renderà più sicura la strada e più accessibile la zona industriale. L’avvio dell’opera, che ha richiesto un finanziamento di oltre 1,6 milioni di euro, è stato inaugurato ieri.
“La rotonda a Grions del Torre è un’opera strategica all’interno del contesto del sistema di tangenziali di Udine, che serve soprattutto le aree produttive nei comuni attorno al capoluogo friulano – ha spiegato l’assessore regionale Cristina Amirante -: si tratta di un’opera attesa perché risolverà problemi di incidentalità su un’infrastruttura pericolosa che vede la fruizione mista di mezzi agricoli, ciclisti e pedoni che transitano sulla ciclabile ed automezzi sulla viabilità principale e renderà maggiormente accessibile la zona produttiva di particolare interesse”.
Si tratta di uno stralcio funzionale relativo al completamento della circonvallazione nord-est di Udine, tra il ponte di Salt e Cerneglons che riguarda la sistemazione a rotatoria a tre braccia lungo la strada regionale UD 104 dell’incrocio esistente con la strada comunale via M. Emilius, di collegamento con la frazione di Grions del Torre, all’ingresso della zona industriale.
Il cantiere ha portato alla realizzazione di un percorso misto ciclabile – mezzi agricoli, separato dalla strada regionale “di Salt”, di larghezza pari a 4 metri che collega la via Emilius con la via Cadorna, più a nord, sotto la quale troverà posizione la nuova condotta dell’acquedotto e di distribuzione gas; l’implementazione dell’impianto di illuminazione pubblica, compreso un tratto della S.R. UD 104 e l’illuminazione del nuovo incrocio di via Cadorna; e infine il nuovo attraversamento pedonale sulla via Emilius per collegare il nuovo percorso misto ciclabile/pedonale – mezzi agricoli con il percorso ciclo-pedonale esistente.
Attuata quest’opera sulla parte a nord della tangenziale Est resta in corso una più ampia revisione da parte dell’assessorato su tutta la pianificazione delle infrastrutture viarie. “Ho chiesto agli uffici della Direzione – ha reso noto Amirante a margine dell’inaugurazione – di riprendere in mano tutti i fascicoli della pianificazione regionale in modo da comprendere assieme ai territori quali opere sono ancora attuali e quali invece vanno archiviate o interrotte, viste le mutate condizioni e la concomitanza con gli studi aperti per il Piano di governo del territorio. Si tratta di un momento ideale per la revisione, poiché i due strumenti programmatori è opportuno vadano di pari passo, armonizzandosi”.