L’area della sagra rinasce dopo i lavori: era stata distrutta dal maltempo del 2023

Un altro momento della cerimonia con il presidente Bordin e il consigliere Di Bert

L’area festeggiamenti di Porpetto risistemata e riaperta.

Un importante traguardo per la comunità di Castello di Porpetto è stato raggiunto con l’inaugurazione dell’area festeggiamenti recentemente ristrutturata, grazie ai fondi stanziati dalla legge regionale 7/2019, nota come “Salvasagre”.

L’inaugurazione, avvenuta nella frazione di Porpetto, ha visto la partecipazione del presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin, e del collega Mauro Di Bert. Durante la cerimonia, Bordin ha spiegato come l’intervento abbia permesso di investire 70mila euro per riparare il capannone e i tetti delle strutture, danneggiati da un violento fortunale lo scorso anno. “Grazie a un utilizzo rapido ed efficace dei fondi concessi, è stato possibile restituire ai cittadini un luogo sicuro e accogliente, pronto a ospitare eventi, incontri e momenti di condivisione”, ha dichiarato, sottolineando come la “Salvasagre” si confermi efficace nel supportare interventi tempestivi a sostegno dell’economia e delle infrastrutture locali.

L’area rinnovata rappresenta un punto centrale per la comunità locale. “Questo spazio – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale – non è solo un luogo di ritrovo, ma un centro nevralgico che favorisce iniziative culturali, sociali, sportive e ricreative. La rapidità e l’efficienza con cui sono stati completati i lavori dimostrano come il sostegno alle associazioni e alle infrastrutture locali possa generare benefici concreti, rafforzando il tessuto economico e sociale del territorio”.

Bordin ha concluso esprimendo il proprio plauso all’Arc Cjastel, associazione che si è distinta per la dedizione e la collaborazione dimostrata nella gestione del progetto. “L’Arc Cjastel è un modello virtuoso di impegno comunitario, capace di trasformare i bisogni locali in risultati tangibili”, ha affermato, sottolineando l’im