Il prossimo anno trasloca l’asilo di via Cantore a Pordenone, ma il “vecchio” nido sarà affidato in gestione a privati.
Mentre stanno per concludersi i lavori dell’area esterna presso il nuovo asilo nido di Torre, realizzato nell’area verde tra il bocciodromo comunale e il campo di calcio in via Musile, l’amministrazione comunale di Pordenone continua ad impegnarsi a favore dei servizi dedicati alla prima infanzia.
Infatti, su proposta del vicesindaco reggente Alberto Parigi, la Giunta ha stabilito che i locali di proprietà comunale di via General Cantore che ospitano il “vecchio” nido continueranno ad essere destinati a servizi educativi per la prima infanzia anche in seguito al trasferimento del nido comunale nella nuova struttura di via Musile, la cui apertura è prevista per l’anno educativo 2025/2026.
L’attività dell’asilo di via Cantore cesserà quindi con la fine dell’anno educativo 2024/2025 ma l’amministrazione ha deciso di garantire la continuità di un’offerta educativa di qualità nel cuore di Pordenone.
In fatto di numeri, il nuovo edificio in via Musile ospiterà 60 bambini (20 in più rispetto ai posti disponibili al nido di via Cantore) ma, grazie alla decisione del Comune, il “vecchio” nido sarà affidato in gestione attraverso un bando ad un soggetto privato che proporrà un progetto pedagogico ed educativo ad alto impatto sociale e ambientale. Complessivamente quindi, tra la nuova e la vecchia struttura, si godrà di 60 posti in più rispetto ai 40 attuali.
Abbattuto il canone di locazione del 50%.
Per agevolare l’avvio dell’attività nel nido di via Candore, l’amministrazione comunale ha previsto per il gestore un abbattimento del 50% del canone annuo di locazione per i primi due anni, mettendo in atto una misura concreta che dimostra l’impegno del Comune nel sostenere la nascita e lo sviluppo di servizi essenziali per la comunità. La concessione avrà una durata di 4 anni, con possibilità di rinnovo per un ulteriore periodo.
Inoltre, le famiglie che opteranno per questo nido che sarà accreditato, potranno chiedere il contributo per l’abbattimento della retta come per le strutture comunali. Ciò rappresenta un segnale tangibile dell’attenzione dell’amministrazione nei confronti delle famiglie e dei più piccoli, attraverso un aiuto concreto ai genitori e con la volontà di creare un ambiente accogliente e ricco di opportunità educative per i bimbi del territorio.