La raccolta fondi del Cai di Pordenone per un bimbo che deve subire un trapianto.
Un gesto di solidarietà nato dalla collaborazione tra il pediatra Roberto Dall’Amico e gli speleologi del Club Alpino Italiano (CAI) di Pordenone sta offrendo una possibilità di vita normale a un bambino palestinese di Gaza, bisognoso di un trapianto di fegato.
Tutto ha avuto origine durante la serata Gospel di Pordenone, il 19 dicembre scorso, quando Giorgio Fornasier, socio CAI e membro dell’Unione Speleologica Pordenonese, ha accolto l’appello lanciato dal dott. Dall’Amico. Pediatra e Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale, Dall’Amico è noto per il suo impegno umanitario a Gaza e in Africa.
Il medico ha chiesto aiuto per una famiglia palestinese residente a Pordenone (in un’abitazione il cui canone d’affitto è sostenuto dalla Associazione Le Petit Port, che opera per l’aiuto in campo pediatrico-ospedaliero nei confronti dei bambini che necessitano di cure) in difficoltà economica. L’appello riguardava il sostegno necessario per permettere al bambino di affrontare un delicato trapianto di fegato a Padova.
Gli speleologi del CAI hanno quindi deciso di unire musica, solidarietà e speranza in occasione della tradizionale messa di Natale nella suggestiva grotta La Foos di Campone e si sono fatti promotori di una raccolta fondi. La somma raccolta è stata consegnata giovedì 23 gennaio, da parte di Giorgio Fornasier, nelle mani del dottor Dall’Amico e del suo staff, presso l’ospedale di Pordenone.
Eventi di questo tipo non solo aiutano concretamente chi è in difficoltà, ma sensibilizzano anche la comunità su temi di importanza globale come la salute dei bambini e la situazione umanitaria in aree di conflitto. E non solo permettono di raccogliere risorse essenziali per chi ne ha bisogno, ma creano momenti di condivisione che rafforzano il senso di comunità.
Un ulteriore tassello che va ad aggiungersi alle tante iniziative che il Club Alpino Italiano di Pordenone proporrà nel corso dell’intero 2025, anno in cui l’Associazione festeggia il suo Centenario. Una ricorrenza che vuole celebrare nel filo di alcuni temi cruciali quali l’ambiente, con le problematiche della montagna, e i giovani e la scuola nel loro rapporto con la montagna stessa. E all’interno dei quali evidenziare peraltro aspetti quali l’inclusività e l’attenzione per i più fragili.