Scoperte due lavoratrici in nero in un centro massaggi, multa fino a 23mila euro

Le due donne lavoravano in nero in un centro massaggi del Pordenonese.

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Pordenone ha individuato due operatrici impiegate senza regolare contratto in un centro massaggi di proprietà di una cittadina cinese. L’intervento delle Fiamme Gialle ha portato all’elevazione di sanzioni amministrative comprese tra 3.900 e 23.400 euro e alla proposta di sospensione dell’attività.

L’operazione, condotta nel Friuli Occidentale, rientra nei controlli mirati alla lotta contro il lavoro sommerso. Durante l’ispezione, i finanzieri hanno riscontrato che le due massaggiatrici non erano state regolarmente assunte, in violazione dell’obbligo di comunicazione preventiva al Centro per l’Impiego. Di conseguenza, l’imprenditrice responsabile della gestione del centro massaggi è stata segnalata alle autorità competenti.

Secondo i dati forniti dalla Guardia di Finanza, dall’inizio dell’anno nel Friuli Occidentale sono stati scoperti 75 lavoratori in nero e 40 irregolari, con un totale di 61 datori di lavoro sanzionati e 28 proposte di sospensione delle attività avanzate all’Ispettorato del Lavoro.

Prosegue, quindi, senza sosta l’impegno della Guardia di Finanza di Pordenone a tutela
della dignità del lavoro
, volto – oltre che a compulsare il generale rispetto delle regole – a
tutelare le lavoratrici e i lavoratori, di qualunque estrazione o provenienza ed in qualsiasi
settore impiegati, da qualunque forma di sfruttamento indiscriminato, mirando, allo stesso
tempo, a difendere le tante realtà imprenditoriali locali oneste che, proprio nella concorrenza
sleale
, trovano il peggior ostacolo ad una crescita sana ed a un prospero sviluppo.