Policlinico San Giorgio, stop al punto nascite: un patto per salvarlo

Verso lo stop al punto nascite del Policlinico San Giorgio di Pordenone: ma si cercano idee alternative per salvarlo.

Nonostante l’annunciata chiusura del punto nascita del Policlinico San Giorgio di Pordenone, ancora non ufficializzata ma confermata dall’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi, la direzione della struttura sta esplorando possibili alternative per continuare a garantire il servizio. Una delle ipotesi più promettenti potrebbe ruotare attorno alla convenzione con la base militare di Aviano.

I numeri parlano chiaro: nel 2024, al San Giorgio sono nati circa cento bambini da compagne di militari americani, l’ultimo il giorno di Capodanno, contro i quaranta registrati al Santa Maria degli Angeli. Questo anche perchè gli americani si affidano prevalentemente proprio al Policlinico San Giorgio, come ha spiegato il vicepresidente del San Giorgio, Loris Brisotto. Da qui l’idea, ancora in fase di elaborazione, di proporre una convenzione con l’ospedale civile.

Lo stesso Brisotto ha sottolineato l’importanza di una chiusura graduale, che tenga conto delle esigenze delle pazienti e della collaborazione con la Regione e l’ospedale civile.

Il 2024 si è confermato un anno di grandi risultati per il policlinico, con oltre settecento nati e un ruolo sempre più centrale nella comunità locale. Ma l’incertezza sulla chiusura ha generato preoccupazione tra le pazienti e lo staff. La direzione auspica un incontro con la Regione per definire tempi e modalità della transizione, garantendo un’informazione trasparente sia per le famiglie sia per i collaboratori. Per ora, il policlinico continuerà a garantire il servizio alle famiglie americane fino a nuove disposizioni.