Nell’ultima seduta di Giunta a Pordenone è stato adottato il programma triennale dei Lavori Pubblici 2025/2027. L’elenco riporta le opere previste per l’anno 2025 per le quali è già stata avviata la progettazione o i lavori. Non compaiono ovviamente quelle opere per le quali il progetto è ancora in una fase iniziale.
“Questo elenco – spiega il vicesindaco reggente Alberto Parigi – non è il “libro dei sogni” ma rappresenta una lista di opere che verranno effettivamente realizzate. Inoltre testimonia il grandissimo impegno dell’Amministrazione comunale, che da diversi anni continua a mettere in campo una gigantesca opera di rigenerazione della città che non si era mai vista a Pordenone”.
Le opere 2025 ammontano complessivamente a 35 milioni e mezzo di euro e certamente non tutte sono finanziate dal PNRR. «Infatti – come spiegano l’assessore alle opere pubbliche Giuseppe Verdichizzi e all’urbanistica Lidia Diomede – grazie ad uno straordinario lavoro di intercettazione, siamo stati in grado di assicurarci fondi regionali, ministeriali, per le Opere Indifferibili (concessi se le opere rispettano il cronoprogramma previsto) e fondi GSE dedicati ad opere che apportano una riqualificazione energetica».
Questo l’elenco: parapetto della Biblioteca in piazza XX Settembre (650 mila euro), interventi di riqualificazione della viabilità circostante l’Ospedale (3.500.000), ricostruzione scuola primaria Grigoletti (4.387.000), interventi di moderazione del traffico in via Ferraris (700 mila), collegamento Parco Reghena-Lago della Burida (720 mila), realizzazione strada secondaria di accesso alla nuova casa di riposo da via nuova di Corva (1 milione), manutenzione straordinaria marciapiedi di viale Cossetti (650 mila), completamento della realizzazione del nuovo asilo nido di Torre (609 mila), riqualificazione della piazza di Borgomeduna con realizzazione di pista ciclabile su via Udine (4.200.000), rifacimenti e manutenzioni delle pavimentazioni stradali (1.500.000), rigenerazione di aree verdi degradate (corridoio ecologico San Valentino-San Carlo-Tomadini e parco Cimolai) (222 mila), adeguamento a normative di sicurezza della sede municipale (2.000.000), realizzazione di impianto fotovoltaico e costituzione di comunità energetica rinnovabile (1.661.000), parco Museo Antiche Mura (1.800.000), realizzazione/adeguamento delle fermate del Trasporto Pubblico Locale (265 mila), rigenerazione ambientale dell’Area verde Polo Young (500 mila), lavori di sistemazione dell’incrocio SS13 con via Interna e via San Daniele (2.400.000), messa in sicurezza rogge tombinate e laghetti in ambito urbano (1° lotto viale Libertà e via d’Alviano) (3.000.000), sistemazione roggia e laghetto Parco Querini (200 mila), rifacimento copertura Palazzetto dello Sport Crisafulli (300 mila), realizzazione di oasi felina in via Nogaredo (514 mila), manutenzione straordinaria della copertura della piscina comunale (460 mila), completamento pavimentazione in porfido in via San Marco (250 mila), adeguamento impianto antincendio parcheggio “Le torri” (200 mila), riqualificazione di Piazza del Popolo e zone limitrofe (2.500.000), rifacimento copertura della parte storica Scuola Primaria Leonardo Da Vinci (300 mila), riqualificazione e adeguamento impianti e ascensori del sovrappasso di via San Vito (450 mila) e asfaltatura di via Montereale e vie laterali (600 mila).
“Leggendo il programma triennale – sottolinea l’assessore Diomede – si nota che la rigenerazione messa in campo da questa Amministrazione riguarda tutti gli ambiti. Si va infatti dagli impianti sportivi alle piazze e ai quartieri, dalla difesa del suolo alle manutenzioni stradali, dagli edifici storici alle scuole, dai parchi al verde pubblico. Chi volesse scorrere il progetto del 2024 può rendersi conto facilmente di quante opere siano state già portate a compimento quest’anno”.
“È un dato di fatto incontrovertibile – aggiunge Parigi – che quando a governare c’era l’attuale opposizione, Pordenone si trovava completamente immobilizzata e in un limbo. Con noi invece la città sta letteralmente rinascendo. Possono raccontare tutte le favole che vogliono, ma la realtà parla di un’altra storia”.