Giorgia Meloni oggi a Pordenone per l’accordo di coesione col Friuli.
E’ stato il giorno di Giorgia Meloni in Friuli Venezia Giulia: la premier, infatti, è stata oggi pomeriggio a Pordenone per la firma dell’accordo di coesione tra il Governo e la nostra regione. Un’occasione, per il presidente del Consiglio di ricordare ed esaltare il “modello Friuli della ricostruzione”.
Il patto siglato oggi, porterà sul nostro territorio 190 milioni di euro per investimenti su 17 interventi strategici “che riguardano la messa in sicurezza del territorio – ha detto Meloni -, il contrasto al rischio idrogeologico, l’ammodernamento delle infrastrutture idriche, la mobilità sostenibile. Opere strategiche per proteggere molte aree urbane” ha continuato.
Le lodi al modello Friuli.
“Quando si riescono a impedire disastri e tragedie – ha proseguito -, nessuno te lo riconoscerà mai perché quel disastro non c’è stato e quindi non si sa che qualcuno lo ha evitato, ma è nella coscienza dei politici seri fare tutto quello che si può affinché i disastri non arrivino. E qui lo sapete bene: quando il terremoto si è abbattuto sul Friuli, questo territorio è diventato un modello la ricostruzione, un modello che ancora raccontiamo ed esportiamo, un modello che è figlio di una mentalità, che tutti conosciamo nelle parole del Vescovo di allora “Prima le fabbriche, poi le case, poi le chiese”. Erano le parole del pragmatismo dell’operatività, del lavoro che garantisce tutti gli altri diritti ed è quel modello di pragmatismo e operatività a cui questo governo cerca di fare il meglio per rispondere“.
A cosa serviranno i 190 milioni dell’accordo.
Gli interventi oggetto dell’Accordo firmato oggi ricadono in tre ambiti: Ambiente e risorse naturali con 161,7 milioni di euro per 9 interventi rivolti alla mitigazione dei rischi del cambiamento climatico (beneficiari il Consorzio di Bonifica Pianura friulana e il Consorzio Bonifica Cellina-Meduna); trasporti e mobilità con 12 milioni di euro per il completamento del lotto prioritario della Ciclovia turistica nazionale Lignano – Venezia, di cui è beneficiaria la Regione; istruzione e formazione con 15,7 milioni di euro già anticipati per 6 interventi di edilizia scolastica. A questi fondi si aggiungono 500mila euro per l’assistenza tecnica a supporto della gestione e dell’attuazione dell’Accordo.
Escluse le anticipazioni, le rimanenti somme per 174 milioni vengono distribuite su un arco temporale compreso tra il 2024 e il 2031 (di cui la gran parte sulle annualità 2025 – 2026 – 2027 – 2028). “Ringrazio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni per condividere la visione futura del nostro territorio – ha detto il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga -, il Friuli Venezia Giulia è pronto a realizzare le opere strategiche individuate d’intesa con il Governo, che ha riconosciuto la capacità di spesa della Regione”.
Il piano tiene conto positivamente della ricognizione sulla capacità di spesa della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia rispetto ai precedenti cicli della programmazione della politica di coesione, dei fondi europei e del Pnrr. Per l’attuazione degli interventi la Presidenza del Consiglio si impegna a ricorrere a strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e controllo e a fornire il supporto dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia Spa). La Regione si impegna altresì ad attenersi ai cronoprogrammi e a monitorare l’attuazione dell’accordo.
A tal fine è istituito anche un Comitato tecnico di indirizzo e vigilanza composto da un rappresentante del Dipartimento per le politiche di coesione, con funzioni di Presidente; un rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze; un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e trasporti; un rappresentante della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.