Provedel, portiere, ha segnato il gol che ha salvato la Lazio.
L’uomo giusto al momento giusto, in mezzo all’area, pronto per un colpo di testa che, al 95esimo della partita, ha salvato la Lazio da una sconfitta al debutto in Champions League contro l’Atletico Madrid: niente di strano se si trattasse di un attaccante, ma Ivan Provedel, l’autore del gol del pareggio, è un portiere.
Non solo: è un portiere friulano. Provedel, infatti, è nato nel 1994 a Cecchini, frazione di Pasiano di Pordenone. Suo padre Venanzio, scomparso qualche anno fa, era un imprenditore nel settore del mobile mentre la mamma, Elena, è russa.
“L’uomo del momento” dal punto di vista calcistico, che oggi capeggia sulle prime pagine di moltissimi giornali di sport, ha giocato in passato nel Visinale, nel Treviso, nel Pordenone e anche nell’Udinese.
Partito come attaccante, è poi diventato portiere, ma evidentemente non ha perso il gusto per il gol. Non è la prima volta, infatti, che segna nel ruolo di estremo difensore: lo aveva già fatto nel 2020 quando giocava nella Juve Stabia, nella partita contro l’Empoli.
Quella di ieri sera, però, è una rete che entrerà nella storia del calcio: è il primo portiere italiano, e il quarto in generale, a segnare in Champions League (e il secondo a segnare in Europa). E oggi tanti gli riconoscono di aver riportato emozione alla partita (combattuta, va detto) e al gioco, indipendentemente dalla squadra per cui si tifa. Da buon friulano lontano dagli show eccessivi, lui ha commentato: “E’ stato emozionante. La cosa più difficile è stata schivare gli schiaffi di esultanza dei compagni di squadra”.