La Casa Intelligente, spazio innovativo per l’inclusione.
È ufficialmente operativa la “Casa Intelligente”, nuova struttura dedicata all’accoglienza, all’inclusione e al supporto delle persone con autismo, inaugurata oggi alla presenza delle autorità locali e regionali. Consegnata dal Comune di Pordenone all’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale (ASFO) e gestita grazie a una collaborazione con la Cooperativa Itaca e l’associazione Casa dell’Autismo, la struttura si propone come un modello all’avanguardia per i servizi dedicati a persone con disabilità autistiche.
Oggi a salutare l’avvio delle attività, erano presenti il vicesindaco reggente Alberto Parigi, l’assessore alle politiche sociali Guglielmina Cucci, l’assessore regionale alla sanità Riccardo Riccardi, il direttore sociosanitario di ASFO Carlo Francescutti e Anna Facondo, presidente dell’Associazione Casa dell’Autismo.
Come ricordato dal vicesindaco reggente Parigi: “Oggi con la Casa Intelligente raggiungiamo degli obiettivi importantissimi. Da un lato quello sociale, poiché diamo una risposta moderna, su misura ed efficace sia agli utenti che alle loro famiglie. Dall’altro quello legato alla rigenerazione urbana, poiché questa struttura è sorta al posto di un caseggiato fatiscente, con una nuova funzione specifica, capace di innervarsi nel quartiere e nella città. La civiltà di un territorio si misura anche da iniziative come questa per la quale il Comune, grazie a un bando ministeriale, ha investito 2 milioni di euro”.
Questo edificio, che si sviluppa su 760 mq ed è dotato di un bel giardino di 1.000 mq per le attività che i suoi ospiti potranno svolgere all’aperto, viene incontro alle necessità di una popolazione che invecchia e che registra sempre più casi di autismo. Dal 1° ottobre una parte dell’edificio, innovativo ed ecocompatibile, ospita un centro diurno per 5 ragazzi autistici gravi. Da novembre, un’altra sezione sarà invece destinata a residenza abitativa emergenziale, a progetti di vita autonoma e progetti respiro a favore di 8 giovani adolescenti e adulti autistici ad alto bisogno assistenziale.
Come ricordato dal direttore sociosanitario di ASFO Francescutti, le persone ospitate in questa Casa hanno bisogno di un sostegno intensivo, specifico e specializzato. Oggi la medicina è molto più capace di un tempo di comprendere le specificità di una popolazione che presenta questo genere di disabilità. C’è sempre maggiore consapevolezza dei suoi bisogni e del fatto che siano necessari dei servizi differenziati secondo esigenze precise.
“Siamo davanti a un progetto di grande impatto sociale e valore inclusivo – puntualizza l’assessore Cucci –. Un progetto innovativo che rappresenta una vera e propria palestra abitativa, in grado di uscire dalla logica della struttura per sviluppare piuttosto un concetto di abitare assistito nella prospettiva di ulteriori progetti legati al durante/dopo di noi. In questo contesto la dimensione dell’autonomia e dell’indipendenza assumono un ruolo centrale”.
“Le cronicità e le disabilità come quelle relative all’autismo – afferma l’assessore regionale Riccardi – necessitano di strutture capillari distribuite sul territorio ed inserite in una rete di servizi che forniscano risposte socio-sanitarie. Oggi inauguriamo questa esperienza, entro fine anno apriremo una piccola unità residenziale nel comune di Sacile e nel 2025 altre due strutture ad Aviano e Valvasone-Arzene. In una società in cui il fenomeno del disturbo dello spettro autistico colpisce un numero sempre maggiore di persone, queste strutture devo essere implementate”.
La presidente Anna Facondo ha ringraziato le aziende DVO Arredo di Roveredo e MIDJ di Cordovado che hanno fornito gratuitamente l’arredamento dell’area giorno, degli uffici e delle stanze di lavoro, oltre ai tavoli mensa, alle sedie e alle sedute. Un bell’esempio di solidarietà da parte dei privati, che dimostra come la percezione delle persone verso questi progetti si stia diffondendo sempre più.