Giuseppe Cannavale scopre di avere un tumore, l’azienda lo sostiene.
Una storia di speranza e solidarietà arriva da Pordenone: Giuseppe Cannavale, oggi 26enne, ha affrontato una delle sfide più dure della sua vita grazie anche al sostegno della sua azienda. Nel settembre 2023, dopo essere stato assunto con un contratto interinale in apprendistato triennale presso la L&S Italia Spa di Brugnera, Giuseppe ha scoperto di essere affetto da un linfoma di Hodgkin.
Tra le conseguenze della diagnosi, anche la paura di perdere il lavoro: “Pensavo che sarei stato licenziato, con la macchina nuova da pagare e senza stipendio. Invece, è accaduto qualcosa di straordinario”, racconta Giuseppe. Dopo i primi sei mesi in cui ha ricevuto l’indennità di malattia dall’INPS, Giuseppe è stato convocato in azienda. Si aspettava il peggio, ma è stato accolto con parole che gli hanno cambiato la prospettiva: “Pensa solo a curarti, noi ti aspettiamo, ce la farai”.
Il supporto è stato concreto: l’azienda, un gruppo con sedi in Italia, Germania, Cina e Stati Uniti, che produce illuminazione per arredi, ha continuato a corrispondergli la retribuzione massima in base alla sua anzianità di servizio. “Non avrei mai immaginato una tale dimostrazione di umanità“, commenta Giuseppe.
Il percorso è stato tutt’altro che facile, diversi cicli di chemioterapia con i suoi effetti collaterali: un incubo lungo 14 mesi, quello di Giuseppe, seguito dal CRO di Aviano. A novembre 2024, la buona notizia: il linfoma è in completa regressione. Mercoledì scorso, Giuseppe è tornato in azienda, riprendendo il lavoro con un part-time per affrontare gradualmente il rientro.
“Non vedevo l’ora di tornare: è il modo migliore per riprendere in mano la mia quotidianità e per ringraziare chi mi ha sostenuto. Ho vissuto mesi difficili, ma voglio dare un messaggio di speranza: ci sono aziende che guardano oltre il profitto, che mettono la persona al centro. Non siamo solo numeri”.