Giovedì 15 agosto apertura straordinaria del Museo civico d’arte, del Museo di storia naturale e del Museo archeologico di Pordenone
Aumentano le occasioni per scoprire i tesori dei Musei di Pordenone: apertura straordinaria del Museo civico d’arte, del Museo di storia naturale e del Museo archeologico giovedì 15 agosto (Festa dell’Assunzione), dalle 15 alle 19.
Fino all’1 settembre, al Museo civico d’arte Palazzo Ricchieri è aperta al pubblico la mostra antologica “In attesa del domani” dedicata a Oscar Damian, artista del territorio che, nelle sue opere, narra le tradizioni familiari, le attività maschili e femminili del mondo friulano, contadino e artigianale con i suoi ritmi e il lento fluire, il tramonto di un modo di vivere comunitario e l’avanzare, nel secondo dopoguerra, di un mondo nuovo ricco di speranza e di attese.
Al Museo archeologico del Castello di Torre (via Vittorio Veneto, 19) è visitabile fino al 15 settembre la mostra fotografica “I Magredi di Alfio e Fiocco”, esposizione realizzata dall’Associazione Il Castello con la collaborazione del Comune di Pordenone, in ricordo di Alfio Scandurra e delle sue camminate in solitaria con l’asinello Fiocco per le terre selvagge del pordenonese.
Il Museo di storia naturale “Silvia Zenari” ha riaperto con un progetto pilota e innovativo, dopo i lavori di restauro delle sale e della strumentazione. Un modello innovativo di museo accessibile in cui sono state abbattute le barriere architettoniche, fisiche, sensoriali e cognitive ed è stato incrementato il grado di accessibilità, di comfort e di sicurezza degli spazi museali finalizzato all’accoglienza di persone con disabilità motorie, sensoriali e cognitive mediante tecniche di comunicazione specifiche e mirate.
All’interno di una delle sue sale è visitabile fino al 13 ottobre la mostra fotografica “Specchi d’acqua di frontiera”, a cura di AFNI Associazione Fotografi Naturalisti Italiani, Sezione Friuli Venezia Giulia. Scatti che catturano la bellezza dei piccoli laghi che impreziosiscono le montagne del Friuli Venezia Giulia e spesso poco noti al di fuori della regione, in quel territorio che da secoli segna il confine tra Italia, Austria e Slovenia.
Tutte le mostre sono a ingresso gratuito.