Fumata nera nell’incontro di conciliazione in Prefettura a Pordenone
Fallito il tentativo di conciliazione nell’incontro convocato oggi dal Prefetto di Pordenone a seguito dello stato di agitazione del personale dell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale, Uil Fpl e Nursind hanno proclamato lo sciopero.
“Oggi è stata un’altra giornata grigia per la sanità della nostra regione”, dichiarano il segretario generale Uil Fpl Fvg, Stefano Bressan, e il segretario generale Nursind, Luca Petruz. “A seguito della mancata conciliazione con la direzione di AsFo davanti al Prefetto, abbiamo proclamato lo sciopero di tutto il personale del comparto. Da mesi stiamo cercando di trovare un’intesa per la stipula dell’accordo integrativo aziendale sulla costituzione dei fondi contrattuali, che disciplina l’utilizzo delle risorse incentivanti destinate ai dipendenti”.
Al centro della vertenza il pagamento dei turni aggiuntivi
“Avevamo chiesto alla direzione – proseguono i sindacati – di utilizzare il bilancio aziendale per pagare mensilmente le eccedenze orarie legate a richiami in servizio e turni aggiuntivi, imposti ai lavoratori per sopperire alla carenza di personale. Invece, secondo la proposta aziendale, le eccedenze orarie sarebbero pagate esclusivamente dai fondi contrattuali, mentre per riconoscere il disagio dei richiami in servizio sarebbe erogato un gettone incentivate, sempre pagato dai fondi dei dipendenti”.
“Oltre al gettone, abbiamo chiesto che le eccedenze orarie prodotte dai lavoratori fossero pagate da bilancio sotto forma di prestazioni aggiuntive, ed erogate mensilmente per dare maggior gratificazione agli operatori. Le nostre richieste – continuano i rappresentanti di Uil Fpl e Nursind – sono state recepite positivamente da AsuGi e AsuFc, la più grande azienda della regione. Non è accettabile che vi siano importanti differenze salariali fra lavoratori dello stesso sistema sanitario regionale. Siglare un accordo simile anche in AsFo permetterebbe di utilizzare i soldi risparmiati da bilancio sulle mancate assunzioni, recuperando risorse importanti dai fondi di contrattuali per garantire ulteriori incentivi economici al personale”.
L’accordo era già stato siglato con AsuGi e AsuFc
“Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire e, così, i nostri buoni propositi si scontrano con una Direzione aziendale che, all’incontro di conciliazione in Prefettura, ha respinto le nostre richieste e non intende mettere mano al bilancio preferendo usare i fondi contrattuali dei lavoratori per sopperire alla carenza di personale. Questo porterà a una perdita di oltre 800.000 ai lavoratori dell’AsFo. Se questa è la linea della Direzione, non rappresenta la Sanità che vogliamo in Friuli Venezia Giulia. Non si discute che i fondi contrattuali siano risorse dei lavoratori e se venissero utilizzati per coprire le mancanze dell’Azienda, non rimarrebbe nulla per incentivare e valorizzare la qualità professionale”.
Scontro anche sull’indennità di pronto soccorso
“Analogo discorso per quanto riguarda l’accordo sull’indennità di pronto soccorso, dove la proposta della Direzione di AsFo non è assolutamente in linea con la valorizzazione del personale di Emergenza-Urgenza che, secondo noi, deve essere premiato con la parte residua del fondo per l’indennità di PS per l’impegno e i grandi sacrifici compiuti quotidianamente per garantire la tenuta del sistema”, concludono Uil Fpl e Nursind.