Importante premio per Elena Marcello.
Elena Marcello, pordenonese di nascita e oggi professoressa associata di Farmacologia dell’Università degli Studi di Milano è la vincitrice del bando per ricercatori giunti a metà della loro carriera, messo a disposizione dall’associazione Airalzh Onlus (Associazione Italiana Ricerca Alzheimer) e dalla Fondazione Armenise-Harvard.
Le due organizzazioni si sono alleate per offrire una borsa da 100mila dollari all’anno per due anni, capace di sostenere le più interessanti ricerche di base nel campo delle malattie neurodegenerative. Con un vincolo rispetto ai bandi tradizionali: è possibile partecipare solo se si è a capo di un laboratorio indipendente, in Italia, da almeno cinque ma non più di 12 anni. Un limite per garantire i finanziamenti necessari a consolidare le attività e le scoperte in una fase estremamente delicata nella carriera di uno scienziato.
Le ricerche.
L’obiettivo dell’attività di ricerca della professoressa Elena Marcello è quello di comprendere i meccanismi molecolari implicati nel fallimento sinaptico dell’Alzheimer, uno degli eventi più precoci della patogenesi.
“Le ricerche che ho condotto hanno consentito di comprendere come viene regolata l‘attività dell’enzima ADAM10 nelle sinapsi e come questo meccanismo sia alterato nelle persone malate di Alzheimer. Oltre ad accrescere le nostre conoscenze, ciò ha permesso al mio team di sviluppare molecole in grado di ripristinare il normale meccanismo di regolazione dell’attività dell’enzima, migliorando la funzionalità delle sinapsi e riducendo i deficit cognitivi. Questo grant mi consentirà di proseguire le ricerche sulle alterazioni specifiche che contribuiscono alla disfunzione delle sinapsi nella malattia di Alzheimer, con l’intento di individuare nuovi bersagli farmacologici per ripristinare la plasticità sinaptica” – dichiara Elena Marcello, vincitrice del grant – “I finanziamenti come questo grant, dedicati a ricercatori che sono in una fase intermedia della carriera accademica, sono fondamentali per portare a termine ricerche già avviate e con risultati promettenti. Analogamente a quanto accade per tutti i più prestigiosi finanziamenti europei, il grant ‘AHA MCA’ è concesso all’esito di un processo di valutazione molto scrupoloso, durante il quale il ricercatore ha anche un colloquio con una commissione di esperti per discutere le sue aspirazioni e le criticità del progetto da finanziare.”
“Come Fondazione Armenise, insieme ad Airalzh, vogliamo portare all’attenzione del Governo e altre organizzazioni che sostengono la ricerca questo rilevante problema che necessita di un approccio strutturale. L’esperienza di oltre 20 anni della Fondazione Armenise Harvard è emblematica: col programma Career Development Award (CDA) abbiamo sostenuto le ricerche in Italia di oltre 30 giovani scienziati che, a loro volta, hanno raccolto fondi per circa 100 milioni di euro, pubblicando più di 1000 peer-reviewed paper con un H-index medio di 26 e circa 4.500 citazioni medie.“ – dice Elisabetta Vitali, direttore dei programmi italiani alla Fondazione Armenise Harvard – “È evidente che non è un problema di qualità della ricerca perché sia la dottoressa Marcello che i ricercatori vincitori del CDA, nonostante abbiamo ottenuto risultati straordinari, soffrono di questa situazione.”
“La nostra Associazione – dichiara la professoressa Alessandra Mocali, Presidente di Airalzh Onlus – si impegna da sempre nel sostegno della Ricerca di base e clinica attraverso l’erogazione di Assegni di Ricerca e Grant su rete nazionale, coinvolgendo Università e Centri di Ricerca d’eccellenza. Ad oggi abbiamo stanziato 82 Assegni di Ricerca e 26 Grant per oltre 3 milioni di Euro, destinati a giovani ricercatori Under 40, a cui si aggiungono i 200mila Dollari delle edizioni 2023 e 2024 del Bando condiviso con la Fondazione Armenise Harvard. Abbiamo inoltre aperto, da poco, due nuovi Bandi per un finanziamento totale di 600mila Euro. La Ricerca di base è fondamentale per lo sviluppo di nuove conoscenze scientifiche, ma richiede del tempo. Riteniamo quindi importante sostenere anche chi, da tempo, sta investendo energie e sforzi nella Ricerca, ma che ha bisogno di finanziamenti per arrivare a raccogliere risultati tangibili”.
Chi è Elena Marcello.
Originaria di Pordenone, nel 2001 Elena Marcello ha conseguito la laurea specialistica in Biotecnologie Farmaceutiche (summa cum laude) presso l’Università degli Studi di Milano e nel 2002, presso la stessa Università, ha conseguito il Master post-laurea in “Tecnologie avanzate applicate ai disturbi neurodegenerativi”.
Nel 2006 ha completato il dottorato di ricerca in “Farmacologia, Farmacotossicologia e Biotecnologie Farmaceutiche”, presso l’Università degli Studi di Milano. Durante il dottorato ha ottenuto una borsa di studio di breve durata messa a disposizione dalla Società Italiana di Farmacologia per visitare il laboratorio del Prof. Elly Hol, presso il Netherlands Institute for Neuroscience di Amsterdam (Paesi Bassi).
Nel 2007 ha ottenuto la borsa di studio “The Dargut and Milena Kemali specialisation scholarship in the field of Basic and Clinical Neurosciences” per unirsi al Center for Applied medical Research (CIMA) di Pamplona (Spagna) come borsista post-dottorato nel gruppo della dott.ssa Isabel Perez-Otano. Nell’ambito del progetto europeo cPADS, nel 2011 ha lavorato come borsista Marie Curie in Francia per sviluppare peptidi permeabili alle cellule come sistema di somministrazione di farmaci. Nel 2012 è stata nominata assistente alla cattedra di farmacologia dell’Università di Milano. Dal 2019 è affiliata come professore associato di farmacologia all’Università di Milano.