Il bilancio 2021 della Questura di Pordenone.
Sempre in prima linea. Anche nel 2021, la Questura della provincia di Pordenone ha disimpegnato la propria attività istituzionale, nell’ambito dei diversificati settori di competenza quali la Polizia di Prevenzione nel suo complesso, la Polizia Amministrativa Sociale e dell’Immigrazione, il Controllo del Territorio, la Polizia Giudiziaria, l’Ordine e Sicurezza Pubblica, nonché, in relazione all’emergenza epidemiologica, con specifici servizi finalizzati al rispetto delle normative anti Covid-19. Vediamo il bilancio di 12 mesi di attività.
Ordine e sicurezza pubblica.
Nel corso dell’anno sono state disposte 1.012 ordinanze, di cui 514 per servizi di Ordine Pubblico. Per la gestione di manifestazioni sono stati effettuati 31 tavoli tecnici in Questura. Sono stati potenziati i dispositivi ordinari e straordinari di vigilanza e controllo sul territorio. Infatti, in ambito provinciale, sono stati effettuati 168 servizi straordinari di controllo del territorio rispetto ai 96 effettuati nello stesso periodo dello scorso anno, con l’impiego complessivo di 586 pattuglie (+176 rispetto all’anno 2020) delle quali 514 con personale della Questura con un incremento di 234 pattuglie rispetto all’anno precedente e 72 con personale del Reparto Prevenzione Crimine “Veneto” della Polizia di Stato di Padova. Sul territorio del Comune di Pordenone sono stati effettuati 126 servizi straordinari di vigilanza e prevenzione, mentre lo scorso anno erano stati 106.
Prevenzione e controllo del territorio.
Sono pervenute 13.150 chiamatealla sala operativa della Questura di Pordenone “112Nue”, mentre gli interventi effettuati sono stati 2.901. Sono state arrestate 28 persone – di cui 12 in flagranza di reato e 16 in esecuzione pena -, altre 273 sono state denunciate, 26.314 identificate. I veicoli controllati sono stati 13.098.
L’attività dell’Ufficio Polizia Anticrimine.
Anche in tale delicato settore, vi è stato un incremento degli istituti applicati, rispetto all’anno precedente, soprattutto per quanto concerne la salvaguardia delle cosiddette fasce vulnerabili all’interno degli ambiti domestico e di convivenza. Il Questore della Provincia di Pordenone ha emesso 49 avvisi orali (55 nell’anno 2020), 85 rimpatri con foglio di via obbligatorio (106 nell’anno 2020), 21 ammonimenti ai sensi dell’ art. 8 L. n. 38/2009 – atti persecutori (stalking) contro i 29 del 2020. Sono altresì stati irrogati 43 ammonimenti per violenza domestica (erano 27 nel 2020) e 11 divieti di accesso a luoghi pubblici contro i 4 del 2020.
Attività antidroga.
Costante l’attività di contrasto nell’ambito dello spaccio degli stupefacenti, indirizzata sia in chiave repressiva che di prevenzione, con particolare attenzione al mondo giovanile. Sequestrati oltre 7 chili di eroina e 3 di cocaina, più di 21 kg di hashish e 872 grammi di marijuana. Sono state 33 le persone denunciate per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con 13 arresti. Inoltre, 41 persone sono state segnalate per uso personale, 9 di questi sono minorenni.
Dai passaporti alle licenze.
Sono stati 3.939 i passaporti rilasciati, 1.070 le licenze di porto di fucile rilasciate e rinnovate, 45 quelle negate, revocate o sospese. I controlli esterni sono stati 98. Sono state inoltre rilasciate 1.688 licenze per vendita armi (prese atto), mentre i provvedimenti di diniego, sospensioni e diffide sono stati 19.
Polizia amministrativa e sociale.
Sono stati disposti 7 (13 nell’anno 2020 – 15 nell’anno 2019 – 8 nell’anno 2018) provvedimenti di sospensione di licenza dal Questore della Provincia di Pordenone, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza.
I risultati dell’Ufficio immigrazione.
Sono stati notificati 42 (32 nell’anno 2020) provvedimenti di espulsione. Per 9 il Questore ha disposto l’accompagnamento alla frontiera e per 6 cittadini comunitari l’allontanamento dal Territorio Nazionale per anni 5 sempre con l’accompagnamento alla frontiera (5 nell’anno 2020) e 14 accompagnamenti in Centri di Permanenza per il Rimpatrio (8 nell’anno 2020). Sono stati emessi 33 Ordini del Questore di lasciare il territorio dello Stato (31 nell’anno 2020). Inoltre, nel corso dell’anno sono stati revocati 14 permessi di soggiorno (9 nell’anno 2020).
L’Ufficio sanitario provinciale.
L’Ufficio Sanitario della Questura di Pordenone ha partecipato, a pieno titolo, alla campagna di vaccinazione con la somministrazione di oltre 1.500 dosi, non solo per il personale della Polizia di Stato, ma anche a favore di quello dell’Amministrazione Civile dell’Interno in servizio presso la Questura e la Prefettura – Ufficio Territoriale di Governo, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, del Corpo della Polizia Locale di Pordenone e di privati cittadini, a testimonianza di quel essere a disposizione anche degli altri.
Le principali operazioni nel 2021.
13 gennaio 2021: La Squadra Mobile esegue due ordinanze di custodia cautelare in carcere e due perquisizioni ad altrettanti indagati in stato di libertà, nei confronti di quattro cittadini balcanici, tre moldavi ed un ucraino, residenti in Lombardia, specializzati in furti in danno di autoconcessionarie. Le attività investigative erano state avviate la notte del 16 settembre 2020, allorquando dei ladri, dopo aver danneggiato la recinzione esterna, si introducevano all’interno del piazzale della Società “AdriaRent”, sita in questo viale Venezia, ove asportavano cruscotti e componentistiche d’auto per un valore complessivo di circa 15mila euro, accessori rimossi da autoveicoli marca BMW e Mercedes, ivi parcheggiati e di proprietà della predetta società di autonoleggio.
15 gennaio 2021: nell’ambito delle attività finalizzate al controllo ed alla vigilanza del territorio, personale della Squadra Mobile arresta nella flagranza un cittadino marocchino per il reato di illecita detenzione di 10 kg. di hashish e 100 grammi di cocaina, sostanza stupefacente destinata allo spaccio, ex art. 73 D.P.R. 309/90 – T.U. sugli stupefacenti. Quella individuata dagli Agenti della Questura di Pordenone è sicuramente, per circostanze, caratteristiche e quantitativo di droga, una centrale di stoccaggio e distribuzione di stupefacenti destinati alla piazza del pordenonese, infatti, dai dieci kg. di hashish si sarebbero ricavate 10.000 singole dosi, così come dai cento grammi di cocaina, una volta tagliata, si sarebbero preparate circa 250 dosi pronte per essere spacciate, per un valore commerciale al dettaglio di illeciti introiti complessivi pari a circa 250mila euro.
12 febbraio 2021: nell’ambito di un’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone e coordinata dalla Procura del capoluogo, il Pubblico Ministero titolare del procedimento penale dispone la perquisizione personale e domiciliare a carico di tre persone residenti a Montereale Valcellina, Meduno e Tramonti di Sopra. Nel corso dell’attività di Polizia Giudiziaria i poliziotti rinvenivano e sequestravano un fucile a canne mozze, modificato con il taglio di una parte della canna e del calcio in legno, in maniera da aumentarne la capacità di fuoco. Sviluppando il numero di matricola del fucile, si accertava come l’arma risultasse essere di provenienza illecita. Nel prosieguo della perquisizione, si rinveniva e sequestrava un sacchetto di nylon nero contenente 42 cartucce a munizionamento spezzato cal. 12 mm. Stante, quindi, la flagranza del reato di detenzione illegale di arma da fuoco alterata una persona veniva tratto in arresto.
3 marzo 2021: nell’ambito delle attività di prevenzione generale e controllo del territorio, perviene alla Sala Operativa della Questura un “Alert alloggiati”, per la presenza, in un esercizio ricettivo cittadino, di due persone, un uomo ed una donna, gravati da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Immediatamente si recavano sul posto due equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volante, ove rintracciavano la persona segnalata, un 21enne originario della Provincia di Udine, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, intento a far colazione, il quale alla vista dei poliziotti tentava di allontanarsi, ma veniva prontamente bloccato ed identificato. In particolare la coppia veniva trovata in possesso di una “Postepay”, intestata ad una signora residente a Porcia, la quale, il giorno precedente, aveva subito un furto sulla propria autovettura, all’interno della quale era custodita la borsa contenente il portafoglio e la carta “Postepay” rinvenuta, con la quale nel frattempo erano stati effettuati fraudolentemente due prelievi da euro 600 ciascuno. La somma di denaro, accertata essere provento dell’indebito utilizzo, veniva posta sotto sequestro e restituita alla vittima del reato. Al termine dell’attività investigativa, i due giovani venivano, indagati in stato di libertà in ordine ai reati di utilizzo fraudolento di carta di credito, ricettazione, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e ad entrambi veniva contestata la sanzione pecuniaria di euro 400 per la normativa Covid. Sussistendone, quindi, i presupposti normativi, il Questore della Provincia di Pordenone ha disposto nei confronti dei due giovani l’allontanamento dalla Provincia di Pordenone per anni 3 con Foglio di Via Obbligatorio ed intimazione a recarsi nei rispettivi luoghi di residenza.
29 aprile 2021: nell’ambito dei dispositivi di prevenzione generale, vigilanza e controllo del territorio disposti dalla Questura di Pordenone, un equipaggio della Squadra Mobile della Questura nel corso di una attività finalizzata alla prevenzione dei reati concernenti lo spaccio e consumo delle sostanze stupefacenti, effettuava un intervento ad Azzano Decimo (PN). Sussistendone i presupposti di legge veniva effettuata una perquisizione personale estesa al veicolo ai sensi dell’art. 103 dl D.P.R. 309/90 (Testo Unico Stupefacenti), attività che dava esito positivo. Infatti, all’interno della valigetta porta computer posta sul sedile posteriore dell’auto venivano rinvenuti 10 panetti di sostanza solida di colore marrone, avente caratteristiche dell’hashish per un peso pari a 5 chilogrammi. La perquisizione pertanto veniva estesa all’abitazione delle due persone ed una volta giunti in casa, gli agenti identificavano una terza persona, un cittadino marocchino e nel corso della perquisizione domiciliare all’interno dell’armadio della camera da letto venivano rinvenuti ulteriori 10 panetti di sostanza stupefacente di colore marrone, avente le caratteristiche dell’hashish per un peso complessivo di poco meno di 5 chilogrammi. Sussistendo, quindi, la flagranza di reato di illecita detenzione di sostanza stupefacente destinata allo spaccio ex art. 73 D.P.R. 309/90 (Testo Unico Stupefacenti) gli agenti procedevano all’arresto dei tre.
12 maggio 2021: la Squadra Mobile della Questura di Pordenone, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo (S.C.O.) della Polizia di Stato e del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia (S.C.I.P.), ha eseguito delle ordinanze di custodia cautelare in carcere con emissione di “mandato arresto europeo”, richieste dalla Procura della Repubblica ed emesse dal G.I.P. del Tribunale di Pordenone, a carico di 4 persone di origine rumena, componenti di una banda transnazionale specializzata negli assalti con ruspe in danno di aree di servizio del Nord Italia. Il gruppo criminale, tra i mesi di gennaio ed aprile del corrente anno, ha messo a segno numerosi colpi in diverse province del Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, nelle ore serali e notturne, commettendo reati predatori in danno degli impianti di distribuzione carburanti, con l’utilizzo di grosse ruspe, per mezzo delle quali sradicavano le colonnine di erogazione self-service asportandole con il denaro contante all’interno. Accertati profitti per decine di migliaia di euro e, nel contempo, ingenti danni ai titolari dei distributori di carburanti costretti, altresì, a dover bloccare l’attività lavorativa per diverso tempo, sino al completo ripristino degli impianti di erogazione. L’indagine della Squadra Mobile della Questura di Pordenone ha avuto inizio la notte del 17 febbraio 2021, quando a Porcia (PN), mediante una ruspa di grosse dimensioni, si verificava il tentativo di furto, mediante sradicamento, ai danni delle colonnine OPT – Outdoor Payment Terminal, del distributore di carburante self-service della Conad. In quell’occasione, il furto veniva sventato da una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti della Questura di Pordenone, che sorprendeva la banda di criminali all’opera, mettendoli in fuga.
28 luglio 2021: nell’ambito dei dispositivi di vigilanza, sicurezza e controllo del territorio attuati dalla Questura di Pordenone, un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volante, transitando in questa Via Pola, direzione Via Cappuccini, notava alcuni ragazzi fermi sul marciapiede. Gli Agenti si avvicinavano ai giovani richiedendo loro i documenti, quando, improvvisamente, uno dei ragazzi si dava precipitosamente alla fuga. I poliziotti, così, lo inseguivano e lo bloccavano poco più avanti, identificandolo, a carico dello stesso risultava una segnalazione amministrativa come assuntore di sostanze stupefacenti. Nel corso della perquisizione è stato rinvenuto in possesso del ragazzo un involucro di cellophane, contenente gr. 21 di sostanza stupefacente del tipo hashish. La perquisizione veniva, quindi, estesa alla sua abitazione ove si rinveniva un guanto in lattice con all’interno due pezzi di hashish, per un totale di gr. 133. Vicino alla droga, veniva rinvenuto anche un bilancino digitale di precisione e la somma in contanti di euro 635, composta da banconote del taglio di 5, 10, 20, 50 e 100 euro, verosimile provento dell’illecita attività di spaccio, procedendo così al sequestro dello stupefacente, degli strumenti utilizzati per il suo confezionamento e del denaro contante. Sussistendo la flagranza del reato di illecita detenzione finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente ex art. 73 D.P.R. 309/90, il giovane veniva tratto in arresto ed accompagnato presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari, a disposizione del Pubblico Ministero di turno.
8 luglio 2021: nell’ ambito delle attività della Squadra Mobile con il coordinamento della locale Procura della Repubblica in ordine al monitoraggio, localizzazione ed alla cattura di persone condannate in via definitiva e resisi irreperibili nel territorio nazionale, personale della Squadra Mobile della Questura di Pordenone in collaborazione con quella di Catania hanno consentito di individuare in un comune pordenonese una persona originaria della Provincia di Pordenone, sul quale pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania alla pena di anni 7, mesi 9 e giorni 3 di reclusione per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, rapina, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, fatti commessi in provincia di Catania tra il 2007 ed il 2017.
13 settembre 2021: La Squadra Mobile della Questura di Pordenone ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, ritenute responsabili della rapina in villa perpetrata a Pordenone nella serata dell’8 febbraio scorso, ai danni di un noto imprenditore della provincia. Contestualmente, eseguite anche quattro perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati in stato di libertà per i medesimi reati. Le operazioni sono condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone, in collaborazione con le Squadre Mobili di Venezia, Rovigo e Treviso. Tre i provvedimenti restrittivi, due ordinanze di custodia cautelare in carcere ed un’ordinanza di arresti domiciliari, richiesti dalla Procura di Pordenone, in ordine ai reati di rapina pluriaggravata e tentata rapina, che ha coordinato le indagini, ordinanze emesse dal G.I.P. del Tribunale di Pordenone. Le indagini hanno avuto inizio la sera dell’8 febbraio scorso quando, verso le ore 19.15, la figlia di un imprenditore locale, non sentendo la madre risponderle al telefono, si recava a Pordenone, presso l’abitazione dei genitori, sorprendendo dei malviventi nella casa, i quali alla vista della donna, si davano a precipitosa fuga.
16 settembre 2021: la Polizia di Stato smantella vasta rete spaccio droga. Arresti e perquisizioni tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. 21 indagati, disposte 9 misure restrittive nei confronti di persone attive nello smercio all’ingrosso e al dettaglio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo hashish e cocaina, destinate a soddisfare le piazze dello spaccio ricomprese tra le province del Nord-Est. Le operazioni di polizia sono condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone, in collaborazione con le Squadre Mobili di Venezia, Treviso, Belluno, Gorizia, Udine e Trento, equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine provenienti da Milano e Padova, con l’ulteriore ausilio di unità cinofile specializzate della Polizia di Stato di Padova e Bologna ed operatori dei Gabinetti di Polizia Scientifica di Pordenone e Padova. L’indagine ha portato all’applicazione di 9 misure cautelari, 2 in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora, oltre ad altri indagati in stato di libertà, che avevano intessuto una ben articolata rete e filiera di spaccio di hashish e cocaina. Le indagini si sono avviate ad inizio anno, quando, a Pordenone, in zona Fiera, si procedeva al controllo di una Opel Astra condotta da un cittadino magrebino, residente in città e gravato da numerosi precedenti in materia di stupefacenti. Veniva effettuata una perquisizione, che consentiva di rinvenire e sequestrare oltre 10 kg. di hashish e 100 gr. di cocaina, con l’arresto in flagranza del citato grossista di stupefacenti. E prendendo le mosse proprio da tale attività di iniziativa, si ricostruivano i canali e la filiera di una vasta e ben articolata rete composta da grossisti, mediatori e pusher al dettaglio, attivi nello smerciare e spacciare, tra le province di Pordenone, Udine e Treviso, stupefacenti del tipo cocaina e hashish. Veniva, così, rilevata una particolare disponibilità da parte del gruppo criminale di 1 kg. di hashish e 100 gr. di cocaina a settimana, riscontrando, altresì, come tale fiorente attività illecita avesse per baricentro la provincia di Pordenone e fosse già attiva dal 2020. Emergeva, altresì, anche il tariffario delle droghe. I grossisti pagavano 5mila euro per 1 kg. di hashish, che, a loro volta, rivendevano ad intermediari, e ai pusher, con ricarichi di 500 euro ogni 100 gr.. Nel corso dell’attività di indagine, numerose le operazioni di sequestro di droga e di documentazione di trattative, a riscontro di una ben collaudata, articolata e strutturata rete di sub-spacciatori, anche loro di origine maghrebina e residenti in vari punti della provincia pordenonese. Quella individuata e disarticolata è sicuramente per circostanze, caratteristiche e quantitativi di hashish e cocaina movimentati, una importante centrale di stoccaggio e distribuzione degli stupefacenti destinati alle piazze del Friuli – Venezia Giulia e del Veneto, con elevati introiti illeciti nell’ordine di diverse migliaia di euro.
15 dicembre 2021: La Questura di Pordenone con un dispositivo di ordine e sicurezza pubblica ha bloccato sul nascere una manifestazione NoVax non preavvisata, che si prefiggeva di occupare la Direzione Sanitaria dell’Ospedale civile. Infatti la Digos della Questura della Destra Tagliamento, monitorando i siti d’area, ha scoperto come via social, era stata diffusa l’iniziativa di presentarsi tutti davanti all’ospedale, per sostenere il personale sanitario sospeso dal servizio, in occasione dell’entrata in vigore dal 15 dicembre dell’obbligo vaccinale per alcune categorie. Acquisita tale informazione il Questore della Provincia di Pordenone ha disposto sin dal primo mattino tre distinti servizi di sicurezza presso l’Ospedale Civile, la Cittadella della Salute ove è attivo il polo vaccinale e presso la direzione generale dell’azienda sanitaria. Bloccati dalla polizia dinnanzi al piazzale dell’ospedale un centinaio di manifestanti, tutti identificati ed invitati ad allontanarsi, una persona accompagnata in Questura perché rifiutava l’identificazione continuando a non indossare la mascherina, e quindi sanzionato per tale violazione. Riscontrato il mancato preavviso, i manifestanti sono stati deferiti per la violazione dell’art 18 Tulps, oltre che per le violazioni in materia di Covid.
16 dicembre 2021: la Polizia di Stato disarticola gruppo specializzato in furti seriali ai centri commerciali tra Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Marche. Eseguiti 5 arresti. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pordenone hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo d’indiziato disposto dalla Procura di Pordenone, nei confronti di cinque cittadini stranieri, tre uomini e due donne, tutti di origine albanese, dediti in via continuativa al furto di capi d’abbigliamento presso i punti vendita “H&M Hennes & Mauritz ” in tutto il territorio nazionale.
Inoltre, nel corso dell’anno la Sezione “Catturandi” della Squadra Mobile ha tratto in arresto in esecuzione di pena 16 persone.